Nuove conferme per il lancio ritardato rispetto alle abitudini di iPhone 5. A dire che non vedremo la nuova versione del cellulare in estate ma solo più avanti nel corso dell’anno è Business Insider in un articolo pubblicato nel corso della giornata di oggi che cita la, invero, non troppo nota Avian Security. La società di ricerca avrebbe avuto cenni sull’avvio della produzione del telefono in settembre il che farebbe supporre ad Avian in un lancio nel tardissimo 2011 se non inizio 2012.
Un lancio autunnale di iPhone 5 viene dato ora per scontato dalla maggior parte degli osservatori, ma nessuno ritiene probabile che il 2011 termini senza un rinnovo di iPhone. In base ad opinioni incrociate e a qualche indizio l’ipotesi più assodata è che il nuovo modello sia stato differito per dare tempo agli ingegneri di Apple di predisporre nuovi servizi “on the cloud” a loro volta collegati al lancio del nuovo Os. Informazioni in merito all’ecosistema software dovrebbero arrivare a giugno, durante la WWDC; successivamente ci dovrebbero essere i tradizionali tre mesi di implementazione e sperimentazione del sistema operativo che porterebbero, appunto, a fine settembre il lancio del nuovo modello. In pratica l’iPhone 5, dice la maggior parte degli osservatori, dovrebbe essere annunciato nel corso di quell’evento speciale che ogni anno viene di norma riservato ai prodotti di Natale e da sempre occupato dagli annunci iPod.
Per altro va anche detto che la costruzione del telefono in settembre non significa un lancio obbligatoriamente a dicembre o gennaio; basti pensare che la produzione di iPad 2 è iniziata, come noto, a febbraio per un lancio nei primissimi giorni di marzo.
Infine che Apple rinunci a presidiare i negozi nel periodo di Natale con un nuovo modello affidandosi al vecchio iPhone 4 che a quel punto avrà perso gran parte della sua capacità di trazione e sarà assediato da una foresta di cellulari Android, appare più che improbabile quasi impossibile.
Messe da parte le previsioni sull’iPhone 5, Avian si lancia in qualche cenno sull’iPhone “mini”, voce in circolazione da febbraio quando venne avvalorata da alcuni articoli di prestigiose testate che normalmente fungono da portavoce “ufficiosi” di Cupertino, tra queste, ad esempio, il Wall Street Journal. Il mini iPhone sarebbe un prodotto di fascia entry level che Apple intenderebbe usare per raccogliere una parte di pubblico che oggi resta distante dallo smartphone della Mela per questioni di costi. La presenza di un servizio on the cloud intorno a cui far ruotare servizi a valore aggiunto, rinunciando ad una parte del profitto che deriva dalla vendita dell’hardware in virtù di un flusso di denaro che deriva da altri prodotti e contenuti, sembra rafforzare questa ipotesi.