E’ da tanto che si sente parlare delle nuove politiche di WhatsApp, e dell’avviso che i clienti avrebbero ricevuto per accettarle o declinarle. Cosa sta succedendo? Cosa succede se non si accetta? Molti potrebbero non sapere come comportarsi, eppure i messaggi di cambio alla politiche della privacy iniziano proprio ad arrivare in queste ore.
Sebbene il blog ufficiale dell’azienda si sia premurata di spiegare esattamente cosa stia accadendo, dubbi e incertezze sussistono ancora per i più, oltre che per alcuni addetti al lavori, come Johannes Caspar, commissario per la protezione dei dati e la libertà di informazione di Amburgo, che diffidato la divisione europea di Facebook a non raccogliere, né elaborare, alcun dato dagli utenti WhatsApp tedeschi.
WhatsApp rassicura comunque gli utenti europei, spiegando di voler implementare nuove funzioni, del tutto facoltative, per chattare e fare acquisti con le aziende su WhatsApp. E’ questa la parola chiave su cui la società batte: i messaggi personali, quindi non business, continueranno sempre ad essere protetti dalla crittografia end-to-end, e WhatsApp non potrà mai né leggerli né ascoltarli.
La domanda chiave è, però, una: cosa succede se non si accettano i nuovi termini? Nelle prime settimane, sostanzialmente, nulla. Di tanto in tanto, l’utente che non accetta i termini, vedrà apparire un banner che ricorderà di accettare i nuovi termini. Superato questo termine, il banner diverrà permanente.
Da quel momento in poi l’utente non potrà più accedere all’elenco delle chat, ma potrà continuare a rispondere alle chiamate e alle videochiamate in arrivo. Se le notifiche sono abilitate, le si potrà toccare per leggere o rispondere ai messaggi, o richiamare in caso di chiamata o videochiamata persa. Dopo alcune settimane ancora, invece, non si potranno più ricevere chiamate in arrivo o notifiche. Peraltro, in questa ultima fase WhatsApp interromperà l’invio di messaggi e chiamate al proprio telefono.
In ogni caso, WhatsApp non eliminerà gli account utente, neppure nel caso in cui si continui a non accettare. Attenzione, però, perché in quel caso si applicherà la normativa della società sugli utenti inattivi, ossia cancellazione dell’account dopo 120 giorni. Alla fine, dunque, la conseguenza definitiva è quella della eliminazione account.
In molti studi legali hanno però sottolineato come tutte queste informazioni appaiano lacunose, fuorvianti, generiche e, a tratti, addirittura contrastanti.Già questo, secondo i più, dovrebbe bloccare le nuove politiche sulla privacy imposte da WhatsApp, perché un testo non chiaro violerebbe di per sé l’ormai collaudato GDPR.
Altro problema sottolineato dai giuristi è quello relativo al consenso. Accettare significa consentire a WhatsApp di condividere dati con Facebook. Questo consenso, però, verrebbe manifestato dall’utente all’interno di WhatsApp, e solo questo servizio sarebbe autorizzato al trattamento. Facebook, allora, avrebbe bisogno di un secondo consenso per trattare i dati inseriti dagli utenti su WhatsApp.