Il lancio di iPhone 8, o iPhone X che di si voglia, avverrà solo dopo il lancio di iPhone 7s e 7s Plus. Che il nuovo telefono che tutti si attendono venga presentato il 12 settembre presso lo Steve Jobs Theater, sarà in ritardo è qualche cosa che è nell’aria ma ora TechCrunch lo ribadisce, citando sue “fonti affidabili”.
Come accennato da tempo circolano voci secondo le quali la Casa di Cupertino avrebbe riscontrato problematiche che avrebbero costretto a ritardare la produzione degli iPhone 8. Ieri il Wall Street Journal ha riferito di un “problema tecnico” nel processo produttivo che ha obbligato l’azienda a rimandare di un mese la disponibilità effettiva del dispositivo. Usare uno schermo OLED avrebbe reso complesso integrare il sensore di impronte nello schermo stesso, al punto che Apple sarebbe stata costretta ad abbandonare questa possibilità e proporre il nuovo iPhone senza il Touch ID.
Apple pare abbia dovuto affrontare anche un secondo problema legato ai display OLED. La tecnologia adottata sarebbe più avanzata e ricercata di quella offerta da Samsung sui propri smartphone e che ad ogni modo produrrà in Vietnam gli schermi di Apple. Per il nuovo iPhone, la Casa di Cupertino avrebbe deciso di separare display e pannello touch, anziché integrarli insieme, una scelta che richiede più passaggi con conseguente aumento di complessità in fase di assemblaggio, necessità di verifiche e crescita dei costi (anche in virtù delle nuove funzionalità di riconoscimento dei volti in 3D).
L’analista Ming-Chi Kuo stima che Apple paghi dai 45$ ai 55$ per gli schermi LCD degli attuali iPhone ma per i nuovi schermi Samsung avrebbe chiesto tra i 120$ e 130$ per unità. È questo uno dei motivi per il quale da tempo si parla di una maggiorazione dei prezzi per il nuovo iPhone.
Nelle passate settimane è circolata una voce secondo la quale il nuovo dispositivo sarà disponibile in ottobre. Da sempre i nuovi modelli di iPhone presentati sono stati disponibili in quantità limitate, aumentando i ritmi produttivi nei mesi successivi. Tutto sommato, quindi, niente di nuovo sotto il sole.
Resta da capire però che cosa TechCrunch intende con “ritardo”. Nel suo scarno articolo nulla si precisa al proposito. Il peggior scenario possibile, ipotizzato qualche tempo fa dal rispettato analista Ming Chi Kuo, parla di una reale disponibilità a dicembre, a causa di un inizio della produzione in volumi non prima di ottobre o novembre. A questo punto un mese di ritardo per la disponibilità del telefono rispetto all’annuncio sarebbe una buona notizia…