Per il popolo tailandese, ancora una volta un dramma che ha causato la perdita di familiari, la necessità di allontanarsi e la distruzione delle proprie case. Nuove alluvioni hanno colpito all’inizio di questo mese 32 province sulle 77 di tutto il Paese; stando a quanto riportano le autorità locali sono morte ancora una volta decine di persone e le inondazioni hanno provocato danni per centinaia di migliaia di dollari. Le case allagate sono migliaia, così come terreni agricoli, strade e ponti. Migliaia di persone sono state evacuate per le forti piogge e molti stabilimenti e imprese sono stati colpiti dalle inondazioni.
Il rischio che avvenga, come negli anni passati in concomitanza a calamità simili, un aumento dei prezzi dei dischi fissi, è remoto, poiché la maggiorparte dei produttori, dopo l’ultima tragedia ha diversificato le località di produzione. Molti dei principali produttori di HD (es. Western Digital e Seagate) e i fornitori di componenti per gli stessi, lo ricordiamo, hanno le loro sedi e centrali operative in Thailandia. Migliaia di persone lavorano in fabbriche specializzate in elettronica e la chiusura di queste è una disgrazia nella tragedia (solo Western Digital vanta ad esempio oltre 37.000 dipendenti e diversi siti produttivi nel paese).
Il disastro naturale dell’inizio di questo mese è stato fortunatamente minore come portata a quello ancora più drammatico avvenuto due anni addietro: morirono più di 800 persone e l’acqua devastò 6 milioni di ettari di terreno agricolo, industriale e residenziale.