L’attesa per l’update a Mac OS X 10.5.2 continua. Apple persiste nel rilasciare versioni preliminari riservate a sviluppatori e beta-tester ma ancora non ha deciso se e quando rendere definitive le versioni preliminari attualmente in circolazione. L’ultima versione circolante tra beta-tester e addetti ai lavori è la build 9C31 (uscita a soli due giorni di distanza dalla build 9C30) e – a detta di Apple – non contiene al momento bug noti.
Insieme all’update a 10.5.2, Apple ha chiesto ad alcuni sviluppatori e beta-tester di provare la versione 3.1 di Safari. Questa release include molte delle novità inserite nelle major-release del WebKit. Tra le particolarità più interessanti, citiamo:
– Supporto ai tag audio e video HMTL5, in altre parole il supporto nativo per l’embedding di audio e video nelle pagine web, incluso un ricco set di API per il controllo completo durante la riproduzione.
– Supporto alle API di storage SQL dell’HTML5, ovvero la possibilità di gestire la memorizzazione dei dati client-side. Le applicazioni web potranno memorizzare i dati in locale usando l’SQL.
– GetElementsByClassName: una delle funzioni più richieste dai programmatori JavaScript (consente di ottenere tutti gli elementi con un determinato nome), funzionante solitamente in accoppiata a document.getElementById(per ottenere l’elemento che possiede un determinato ID) e getElementsByTagName (per ottenere tutti gli elementi con uno specifico tag html)
– Font scaricabili: generalmente i caratteri riproducibili dal browser dell’utente che visualizza un sito sono quelli installati nel suo sistema locale. Se il font che viene usato nella pagina HTML non è presente nel sistema utilizzato, il browser visualizzerà la seconda scelta di font (se il programmatore ne avrà previsti) oppure il font (o la famiglia di font) di default. Una metodo per visualizzare un determinato tipo di carattere senza ricorrere alle immagini è mettere a disposizione dei font scaricabili (“downloadable fonts”). Grazie ad essi sarà possibile ricevere informazioni sul carattere collegandosi ad un indirizzo che ne specifica il formato (di solito l’estensione del documento è .pfr ), indicando l’URL del file all’interno di un tag di stile;
– Supporto CSS transform (alcuni elementi possono essere scalati, ridimensioanti, schiacciati, ruotati, ecc.) e animazioni CSS (transizioni di vario tipo).
Oltre alle novità sopra elencate, la nuova versione di Safari porrà rimedio ad alcuni bug dell’attuale versione.
Ricordiamo che è possibile scaricare in anteprima le nighty build del WebKit (il “motore” di Safari) dal sito ufficiale, ma va ribadito altresì che tali versioni sono spesso instabili e poco affidabili.