Steve Jobs building. Potrebbe chiamarsi così la nuova sede di Apple, ricordando nella sua denominazione il fondatore Apple e che più di ogni altro ha voluto la già famosissima “astronave madre” in corso di costruzione a Cupertino.
È Tim Cook a rivelare la prospettiva di una dedicazione a Jobs, in una intervista rilasciata ad Adam Lashinsky di Fortune, nel contesto dalla sua nomina a “più grande leader del mondo”. Il giornalista ha avuto occasione di parlare del gigantesco edificio, dello spirito con cui viene costruito e delle soluzione tecnologiche che racchiude, durante una visita sul cantiere. Sul posto sono al lavoro 22 gru che spesso lavorano sotto gli occhi di Cook in persona che si reca sul posto a vedere come progrediscono i vari cantieri che costituiscono la zona di costruzione. Per due volte è andato sul cantiere accompagnato dall’intero consiglio di amministrazione.
Dall’intervista emergono novità interessanti, come ad esempio un sistema automatizzato per gestire i flusso delle auto dei dipendenti che si dirigono o provengono dai parcheggi: una serie di sensori e applicazioni dirigeranno le persone verso le zone con posti liberi. Ma ci sarà anche un auditorium da 1000 persone che ospiterà tutti gli eventi di presentazione Apple («no dovremo più prenotare in anticipo di mesi spazi pubblici» dice Cook). La superficie occupata sarà di 260mila metri quadrati, con 13000 persone direttamente dentro all’edificio principale; altri 2000 saranno ospitati in un edificio accanto da più di 9000 metri quadrati. Tutta la superficie sarà costellata da 8000 alberi di speci native del luogo.
Secondo Cook la nuova sede è la “madre di tutti i prodotti” e deve essere un luogo che favorisce la creatività. Steve Jobs ha dedicato molto tempo alla sua ideazione e alla progettazione di molti dettagli. È anche per questa ragione che ci sarà certamente uno omaggio, sotto forma di uno spazio dedicato a Jobs «o anche tutto l’edificio – dice Cook – a seconda dei desideri della famiglia».
