L’autorità di regolamentazione olandese ha ancora una volta inflitto una sanzione da 5 milioni di euro a Apple per controversie nell’ambito delle app di dating: una multa perché non prevede per gli sviluppatori la possibilità di offrire sistemi di pagamento esterni all’App Store.
Nei Paesi Bassi Apple è stata finora sanzionata per 25 milioni di euro e la multa continuerà a essere applicata ogni settimana fino al raggiungimento di 50 milioni di euro se la Mela non ottempererà ai requisiti normativi.
Un portavoce dell’Authority for Consumers and Markets (ACM) ha riferito al sito TechCrunch che a loro modo di vedere Apple non ha finora avanzato proposte serie e che le soluzioni offerte al momento continuano a creare troppe barriere agli sviluppatori di app di dating.
“Nell’ultima settimana non abbiamo ricevuto nuove proposte da Apple conformi con le disposizioni dell’ACM. Ecco perché Apple dovrà pagare cinque sanzioni pecuniarie; ciò significa che l’importo totale di tutte le sanzioni pecuniarie ammonta attualmente a 25 milioni di euro”, ha riferito il portavoce dell’Autorità.
E ancora: «Abbiamo spiegato chiaramente a Apple in che modo possono conformarsi ai requisiti dell’ACM. Finora hanno ad ogni modo rifiutato di avanzare proposte serie. Riteniamo deplorevole l’atteggiamento di Apple, in particolare tenendo conto che i requisiti dell’ACM sono stati confermati dal tribunale il 24 dicembre. La cosiddetta “soluzione” di Apple, continua a creare troppi ostacoli ai fornitori di app di dating che vorrebbero usare i propri sistemi di pagamento».
«Abbiamo constatato che Apple è un’azienda con una posizione di mercato dominante, elemento che consegue maggiori responsabilità nei confronti di acquirenti e, più in generale, soprattutto le altre società. Apple deve fissare condizioni ragionevoli per l’uso dei suoi servizi. In tale contesto non può abusare della sua posizione dominante. Le condizioni di Apple devono quindi tenere conto degli interessi degli acquirenti».
A gennaio, Apple aveva annunciato che nei Paesi Bassi avrbebe permesso l’uso di sistemi di pagamento in-app usando meccanismi di terze parti, alla stregua di quanto già fatto anche in Corea del Sud. La decisione era arrivtaa nell’ambito di quanto deciso a dicembre dello scorso dall’ACM (Autorità nazionale per la tutela dei consumatori) stabilendo che l’impossibilità di pagare con metodi alternativi nelle app di dating era da considerarsi “abuso di potere di mercato”, minacciando sanzioni fino a 5 milioni di euro a settimana se Apple non cambia le sue policy.