Non sono bastate ad Apple le scuse e il programma di sostituzione batteria a 29 euro per evitare le ire dei consumatori. E’ ben nota la vicenda che nelle scorse settimane ha interessato Apple, che ha ammesso di rallentare i dispositivi con batteria vetusta, o difettosa, o comunque non efficiente. Adesso torna alla carica lo studio legale Hagens Berman, che in USA ha già depositato una nuova class action contro Cupertino.
Come ricorda 9to5mac, il nome non è nuovo ad Apple, perché lo stesso studio legale che in passato avviò la class action sugli eBook, che ha portato la Mela al pagamento di 450 milioni di dollari. La citazione è stata depositata nelle scorse ore presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto settentrionale della California. Le accuse contro Apple sono abbastanza semplici: il colosso tecnologico avrebbe nascosto la pratica di rallentare i vecchi iPhone, venuta alla luce solo dopo i post apparsi su Reddit e il clamore suscitato dai numerosi test condotti dai consumatori.
Come ogni fornitore, Apple ha doveri di veridicità, trasparenza e sincerità nei confronti dei propri clienti, spiega il rapporto. Ha anche il dovere di non degradare volutamente le prestazioni dei telefoni cellulari venduti, o almeno non senza la loro consapevolezza. Secondo la nuova class action, Apple ha violato questi doveri, arrogandosi il diritto di ridurre le prestazioni di milioni di iPhone; peraltro, lo avrebbe fatto con l’inganno, o comunque all’insaputa dei consumatori.
Sostiene lo studio legale, che non informare gli utenti della “funzione” che riduce le prestazioni dei terminali con batteria non efficiente, equivale a portale la clientela in errore, indotta a pensare di dover aggiornare il proprio terminale, con il nuovo modello, perché obsoleto. Ed invece, si legge nella citazione, molti clienti, anziché acquistare un nuovo iPhone, se correttamente informati, avrebbero preferito sostituire semplicemente la batteria, con una spesa notevolmente inferiore.
In conclusione, le accuse mosse da Hagens Berman contro Apple, sono di aver violato numerose leggi della California, relative alla concorrenza sleale e dichiarazione fraudolente. Per questo, la class action chiede il rimborso dei danni subiti dai consumatori, con conseguente ristoro per tutti gli utenti costretti ad acquistare nuovi iPhone per via del rallentamento.
Ovviamente non c’è ancora alcun verdetto in merito, ma lo studio Hagens Berman ha in passato dimostrato, con la class action sugli ebook, di non avanzare azioni strumentali o prive di fondamento.