Apple ci mette il dispositivo, mentre i canali TV fornisco contenuti e insieme vanno alla conquista del salotto dei clienti. Ecco la prima pagina del falcone con cui Eddie Cue si sarebbe presentato di fronte ai network americani per il lancio della nuova Apple TV. Ad offrire un nuovo squarcio sui progetti di Cupertino in merito a quel progetto un tempo denominato come TV Apple, ma che ora sarebbe meglio considerare come la Apple TV 2.0, è il Wall Street Journal, ovvero il secondo pilastro delle PR ufficiose di Apple, una testata spesso usata dai manager di Cupertino per far uscire di straforo quel che non si può dire ufficialmente.
Ad aprire le danze era stato ieri il primo pilastro, Bloomberg. La testata finanziaria ci aveva spiegato che Apple stava tentando di convincere i grandi network americani a distribuire i loro contenuti on demand e anche live, usando la rinnovata edizione del media extender. Il WSJ, in un articolo che porta tra gli altri la firma del “fidato” Daisuke Wakabayashi (autore della più recente intervista a Tim Cook) conferma questa indiscrezione, aggiungendo alcuni dettagli tra cui il più interessante riguarda la proposta di fornire ai network americani la Apple TV che sarebbe poi girata ai clienti finali. Questo permetterebbe agli operatori di risparmiare sull’acquisto dell’hardware e ad Apple di sfruttare il canale degli operatori per arrivare nelle case della gente.
Nei mesi scorsi Apple, dice il WSJ, aveva provato a percorrere piani più ambiziosi. Tra di essi anche a diventare licenziatario di diritti su programmi TV, operazione che si è dimostrata troppo complessa da mandare a buon fine. Poi Eddie Cue ha proposto ai network di vendere i loro contenuti, tra cui serie e show, senza pubblicità e in versione completa (ovvero l’intera stagione) ma anche qui il capo dei servizi Internet ha ricevuto solo dei no. Ora l’idea sarebbe quella di distribuire gli ultimi cinque episodi, con la pubblicità e senza la possibilità di andare avanti veloce nella riproduzione, il che proteggerebbe gli investimenti in pubblicità e quindi anche il ritorno economico delle reti TV.
Il giornale economico aggiunge che Apple sarebbe intenzionata ad introdurre la nuova Apple TV per giugno, ma che al momento nessuna data è stata ancora scritta nella pietra. Tra le prospettive ci sarebbe anche un scivolamento a dopo l’estate.