Un videogioco potrebbe contribuire a rimediare a uno dei disastri artistici, storico e culturali più gravi da diversi anni a questa parte: la fedele ricostruzione 3D di Notre Dame in Assassin’s Creed Unity potrebbe tornare utile per ricostruire fedelmente i dettagli della cattedrale e riportarla al suo splendore originale.
Il fuoco stava ancora divampando quando il Presidente Macron ha promesso la ricostruzione di Notre Dame. Parole necessarie nel momento di sconforto che ha colpito al cuore Parigi, la Francia e tutto il mondo sensibile alla storia, all’arte e alla bellezza. Per quella che si preannuncia come una delle ricostruzioni più complesse e delicate di sempre, il soccorso arriverà non solo dalla storia dell’arte ma anche dalla tecnologia e, inaspettatamente, forse anche da un videogioco.
Partiamo dall’ipotesi più curiosa, in grado di intrigare gli appassionati di videogiochi, di tecnologia e non solo. Fin dagli esordi la saga di videogiochi Assassin’s Creed ha posto grande enfasi sulla riproduzione 3D quanto più fedele possibile di location e monumenti storici, molto più che scenari per l’azione, veri e propri coprotagonisti dell’avventura in cui i giocatori sono immersi.
Per creare il modello 3D di Notre Dame in Assassin’s Creed Unity l’artista digitale e designer di livelli Caroline Miousse di Ubisoft ha dedicato quasi interamente due anni di lavoro. Grazie al contributo di storici, esperti di storia dell’arte e studiosi della cattedrale, la ricostruzione nel gioco è considerata identica all’originale fino al livello di ogni singola pietra.
Per il momento il possibile contributo alla ricostruzione di Nostre Dame da Assassin’s Creed Unity rimane una ipotesi affascinante, avanzata da SF Gate, ma è certo che la tecnologia avrà un ruolo fondamentale nell’operazione. Questo sarà possibile grazie all’immenso lavoro di Andrew Tallon, storico dell’arte ed esperto di tecnologia purtroppo scomparso alla fine del 2018.
Il Professore Tallon ha infatti impiegato scanner laser per creare un modello accuratissimo di Notre Dame: per questo lavoro ha utilizzato un MacBook Pro. Non solo: ai rilevamenti dettagliati al laser, con una precisione che arriva a livello di 5 millimetri, Tallon ha immortalato la cattedrale con fotografie panoramiche sferiche scattate da 50 postazioni diverse, sia all’esterno che all’interno della cattedrale. Una mole immensa di materali, misurazioni, rilievi e immagini preziose per l’immane opera di ricostruzione.
La solidarietà non si è fatta attendere: alcuni dei più importanti imprenditori francesi hanno già stanziato somme milionarie per la ricostruzione, anche Apple ha attivato le donazioni per le opere. Nelle ore immediatamente precedenti l’incendio erano state rimosse 16 statue per il restauro, per la prima volta in oltre un secolo, che raffigurano i 12 apostoli e 4 evangelisti. Altri oggetti e i tesori di Notre Dame sono stati salvati dai pompieri. Senza dubbi la ricostruzione inizierà presto.