Facebook vuole facilitare il rintracciamento e la lettura di notizie locali evitando le fake news. Così, al momento in sei città americane, starebbe testando una nuova sezione all’interno dell’app denominata “Today In” che sostanzialmente raccoglie notizie, eventi e annunci locali affidandosi ad un software di apprendimento automatico per mostrare i contenuti su misura degli utenti che la visitano.
Per tenere lontane le bufale, tutti gli editori che hanno accesso alla pagina speciale sono stati approvati preventivamente e saranno costantemente controllati dal team News Parthership del social network guidato da Campbell Brown, ex giornalista della NBC. La nuova mossa fa parte dell’iniziativa Journalism Project di Facebook lanciata dopo le elezioni presidenziali americane proprio a causa della vicenda relativa alle fake news che hanno portato ad accusare Facebook tra gli strumenti che avrebbero facilitato la vittoria di Donald Trump attraverso la diffusione di notizie false sul social network.
La selezione manuale di editori e notizie dovrebbe teoricamente contribuire a ridurre – se non eliminare del tutto – la diffusione di bufale, ma la domanda è se la nuova sezione sarà fruttifera nei confronti degli editori locali. Farne parte vuol dire indirizzare un traffico maggiore i siti web degli editori (dove probabilmente guadagneranno attraverso le proprie inserzioni pubblicitarie), ma per come è predisposta la pagina nel momento in cui scriviamo non c’è modo di monetizzare con gli strumenti di Facebook.
Che si generi poi più traffico dipenderà dal fatto che gli utenti frequentino o meno la nuova sezione. Facebook ha avvisato gli utenti della sua esistenza (nelle città dove è attualmente in fase di prova la nuova sezione, ndr) ma in futuro la nuova voce Today In apparirà nel menu dell’app dove sono già raccolte decine di sezioni meno utilizzate e quindi facilmente dimenticabili. Secondo un portavoce della compagnia, la sezione sarà presto estesa a più città e gli utenti saranno in grado di seguire anche le notizie delle città dove non vivono attualmente, l’ideale per chi per studio, lavoro o esigenze di famiglia si trova ad esempio a vivere in una città diversa da quella natale.