Per chi apprezza Nothing Phone, l’avversario di iPhone tutto trasparente, l’attesa per il suo successore non sarà poi così lunga come aveva lasciato intendere l’imprenditore cino-svedese Carl Pei – alla guida dell’azienda che lo ha creato, perché è stato appena confermato che Nothing Phone 2 arriverà «entro la fine dell’anno».
Questa volta però si partirà dagli Stati Uniti, dove il suo predecessore (in Italia da luglio 2022) non ha potuto raccogliere il successo sperato a causa della mancata compatibilità con le reti del paese. All’epoca avevano «le mani legate» alla costruzione del team, mentre adesso ci sarebbe una base più solida su cui poter fare affidamento (nel frattempo il personale dell’azienda sarebbe raddoppiato, arrivando a 400 dipendenti nel 2021).
Adesso che ci sono le risorse per un’impresa del genere – spiega – il paese ha la priorità perché qui al momento non ci sarebbe «molta varietà in termini di smartphone disponibili nel mercato statunitense». La competizione con iPhone quindi sarebbe più alta che mai e ci sarebbe spazio sufficiente per raccogliere numeri importanti e guidare così la crescita di un’azienda che sembra pronta ad offrire sempre di più.
Cosa sappiamo di Nothing Phone 2
Cosa c’è da aspettarsi dal Nothing Phone 2 è difficile dirlo. Pei in precedenza ha creato e lavorato per OnePlus, un’azienda che è abituata a rilasciare informazioni e dettagli sui telefoni anche con largo anticipo, già quando i rendering sono completati, perciò in questo caso è stato molto abile a mantenere la bocca cucita. L’unico dettaglio importante che è stato divulgato fino ad oggi è che questo telefono sarà «più premium» rispetto al suo predecessore che, sebbene abbia una eccellente qualità costruttiva, funziona con un processore di fascia media.
Nuovi negozi in arrivo
Anche sul fronte della distribuzione le cose possono solo che migliorare: Nothing, sulla scia del successo del suo primo negozio di Londra che si starebbe già «ripagando operativamente» – anticipa Pei – starebbe infatti cercando di aprire nuovi negozi al dettaglio, e tra questi cen’è in fase di studio anche uno per gli USA.