Nothing è una società nata solo da pochi anni, ma che ha già saputo ottenere l’attenzione di pubblico e critica in questo breve lasso di tempo: non paga di ciò, l’azienda sta lanciando il sotto-marchio CMF dedicato all’accessibilità.
L’annuncio durante l’ultimo video di aggiornamento della community dell’azienda arriva direttamente dal CEO Carl Pei: CMF by Nothing promette “una nuova gamma di prodotti che renderanno il miglior design più accessibile” attraverso prezzi bassi.
CMF sta per “Colore, Materiale e Finitura” e già ha un paio di prodotti in cantiere, tra cui uno smartwatch e un paio di auricolari. Entrambi gli articoli arriveranno entro la fine dell’anno, con dettagli in arrivo entro i prossimi mesi. Pei afferma che CMF si distinguerà dal marchio principale Nothing concentrandosi su un “design pulito” che sia “accessibile”, mentre Nothing darà priorità a prodotti “premium” e a un'”innovazione nel design”.
Pei ha anche sottolineato che CMF è gestito da un team diverso rispetto a quello principale, quindi il brand non ruberà attenzione e tempo alla linea di smartphone, auricolari e altri dispositivi del marchio principale. Questo non è il primo rodeo del CEO nel mondo dei sub-brand accessibili. Quando lo stesso Carl Pei era in forza a OnePlus, aveva dato il via al sub-brand Nord, che esiste ancora e rilascia regolarmente smartphone, auricolari e smartwatch a prezzi accessibili.
Vale la pena notare che Nothing già si avventura nelle acque dell’accessibilità. Il Nothing Phone 2 costa 600 dollari, meno delle offerte concorrenti di punta, mentre gli auricolari Ear 1 sono stati originariamente lanciati a 100 dollari, prima che il prezzo aumentasse a 150 a causa dell’aumento dei costi dei materiali. C’è da dire che nel nostro mercato i prezzi sono certamente più alti. Basti pensare al recente Nothing Phone 2, che su Amazon costa tra i 700 e gli 800 euro.
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