Modifiche suggerite ad un circuito, firma di Steve Jobs. Ecco che cosa andrà all’asta da Sotheby’s il 15 giugno. I cinque fogli, di cui uno solo scritto a mano interamente, sono uno dei pezzi pregiati della giornata presso la casa d’aste londinese (anche se l’asta si tiene a New York); si tratta infatti del più antico manoscritto conosciuto di Steve Jobs in ambito tecnico risalente ai tempi in cui lavorava per Atari.
La nota, accompagnata da alcuni fogli scritti a macchina e notata da Macinstein, contiene un disegno delle modifiche alla scheda madre di un coin-op denominato World Cup Soccer, un mostruoso (per gli standard di oggi) aggeggio che era derivato dal Pong di “gloriosa” memoria. Le variazioni sono sottoposte all’attenzione del supervisore di Jobs, Stephen Bristow; a Jobs era stato richiesto di fare variazioni per aumentare la vita operativa del gioco. La parte scritta a mano è un’aggiunta che Jobs fa dopo avere scritto il resto del testo.
Da notare che in calce appare un riferimento a quella che appare essere una sorta di “ditta” di Jobs: All One Farm Design. In realtà è il nome della comune dove Jobs aveva lavorato in Oregon che Jobs aveva riciclato per definire la sua attività. L’indirizzo (11161 Crist Drive, Los Altos) è la casa dei suoi genitori, dove nascerà successivamente il primo computer di Jobs e Wozniak. Jobs si era anche scelto una sorta di slogan: gate gate paragate parasamgate bodhi svÄhÄ, il mantra conclusivo del Sutra del Cuore, segno della sua ispirazione alla religione buddista.
Accenti hippy e nota a parte a Sotheby’s sarà messa in vendita anche una scheda madre di un Apple I, completa di interfaccia a cassette, manuale e manuale utente per il Basic. Si tratta di una delle (presunte) 50 schede madri ancora in circolazione di cui sei solamente sarebbero ancora funzionanti. Una di queste, lo ricordiamo, è a Torino ed è stata al centro di numerose iniziative seguite anche da Macitynet tra cui la sua riattivazione avvenuta al Politecnico.
La nota scritta di Jobs parte da una base d’asta di 10/15mila dollari, la scheda madre di 120/180mila dollari.