Non solo Google ma anche PayPal blocca gli investimenti in Carolina del Nord, come risposta alla decisione dello stato di approvare la “religious freedom”, una legge che discrimina i cittadini transgender, obbligando all’uso di bagni pubblici e spogliatoi in base al loro sesso di nascita.
La campagna contro la legge è appoggiata da manager di gruppi IT quali Apple, Facebook, Uber, Cisco, IBM e Salesforce. “È una legge che discrimina e viola i principi che sono il fulcro della mission e della cultura di PayPal” ha detto il CEO Dan Schulman, “e in quanto tale PayPal non procederà con l’espansione pianificata a Charlotte”.
Il 18 marzo di quest’anno era stata annunciata la nascita del PayPal center nella Contea di Mecklenburg, spiegando che questo avrebbe portato 400 posti di lavoro. Il governatore Pat McCrory aveva stimato in 20.4 milioni di dollari l’anno, l’impatto nelle buste paghe della città e spiegato che PayPal sarebbe stata la prima di una serie di aziende che avevano intenzione di spostarsi verso la regione.
Anche Google ha per motivazioni simili deciso di non fare più investimenti in North Carolina, non dando denaro attraverso Google Venture alle aziende qui residenti fino a quando il provvedimento non sarà ritirato. Come abbiamo già spiegato qui, nel North Carolina Apple opera con cinque negozi al dettaglio, ha uno dei simboli del suo impegno a favore dell’ambiente, il data center a Maiden e tre grandi impianti di produzione fotovoltaica. Se il CEO di Salesforce, Mark Benioff, ha minacciato di spostare armi e bagagli la sua azienda nella vicina Georgia, privando il North Carolina delle ricadute economiche che derivano dalla presenza della sua azienda, la presenza del data center e delle solar farm, non rende semplice per Apple delocalizzare le proprie infrastrutture.