Google starebbe progettando due smartwatch basati su Android Wear. E’ quanto riferisce Android Police citando fonti apparentemente vicine ai fatti e secondo le quali i due orologi hi-tech sarebbero completamente diversi uno dall’altro.
Il primo, nome in codice Angelfish, con cassa da 43.5 millimetri, sarebbe dotato delle più recenti tecnologie tra cui GPS, connettività LTE e sensore per il monitoraggio del battito cardiaco. L’altro, Swordfish, più piccolo ed economico, senza rete mobile e GPS, nascerà per accontentare quella fetta di pubblico che vuole mettersi uno smartwatch al polso senza spendere troppo.
Esteticamente, il più performante dovrebbe essere caratterizzato da un design sportivo, con tre pulsanti – di cui uno una corona ruotabile – sul lato destro; lo smartwatch più economico, invece, alla vista ricorderebbe lontanamente il Time Round di Pebble.
Per quanto riguarda il software, entrambi integreranno (ovviamente) Google Assistant e dovrebbero essere accompagnati da alcuni speciali quadranti che forniranno un accesso rapido a Gmail, ai contatti di Hangouts, al meteo e ad altre piccole funzionalità non meglio precisate a cui la società starebbe ancora lavorando.
Se le voci saranno confermate, sarebbe la conferma che Google ha realmente intenzione di contrastare Apple ad armi pari. Mentre quest’ultima infatti ha un maggiore controllo dei propri prodotti in quanto ne realizza di suo pugno sia l’hardware che il software, i dispositivi Android sono ad oggi prodotti unicamente da diversi OEM (Google progetta solo il software).
Questo, come già spiegato in passato, comporta uno svantaggio non di poco conto in quanto per gli aggiornamenti software è richiesta la collaborazione dei produttori di smartphone, i quali spesso impiegherebbero diversi mesi per ottimizzare aggiornamenti che così, di fatto, diventano già “vecchi”. Costruire tutto in casa eliminerebbe le attese, permettendo alla società di veder subito installati i nuovi aggiornamenti di sistema sui dispositivi degli utenti.
Per un eventuale annuncio si potrebbero comunque dover attendere ancora un paio di mesi: secondo le ipotesi, il rilascio pubblico dovrebbe avvenire soltanto dopo quello dei due futuri Nexus, anch’essi primi smartphone prodotti interamente dalla società. Di questi due telefoni trovate alcuni approfondimenti in questo articolo per quanto riguarda il design, qui le specifiche tecniche del modello “Sailfish” e qui, invece, quelle del phablet Marlin.