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Non solo Intel, ne abbiamo parlato qui, ma anche AMD si trova a dovere affrontare class action che contestano le vulnerabilità delle CPU note come Meltdown e Spectre. Come spiega il sito The Register, sono almeno già quattro le azioni collettive presentate contro il produttore di chip, che chiedono risarcimento di danni per conto di clienti e investitori.
Le azioni legali fanno seguito a un avvertimento di AMD di gennaio che aveva messo in guardia gli investitori con un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori.
Ad AMD si contesta di avere continuato a vendere CPU vulnerabili a Spectre, senza avvisare i consumatori e senza abbassarne il prezzo tenendo conto della minor sicurezza e il decadimento delle prestazioni dovuto alle patch, ma anche di non avere risolto i problemi, di non avere offerto ai consumatori un rimborso o un prodotto esente da difetti in sostituzione, e di avere mentito agli investitori che hanno acquistato sue azioni non avvisandoli, senza precisare la gravità di Spectre.
I processori AMD sono vulnerabili alle due varianti di Spectre ma non a Meltdown (PDF). L’azienda produttrice di CPU da tempo sta lavorando con Microsoft per distribuire patch da distribuire a clienti e partner che usano macchine con CPU Ryzen ed EPYC.