C’è chi si accontenta e preferisce avere avuto un ritorno del 3% all’anno e avere in tasca 1780 dollari per averne investiti 800, piuttosto che avere ottenuto investendo la stessa cifra e avere 65,5 miliardi di dollari in azioni. Il campione mondiale dello scarso interesse per il denaro, è Ron Wayne, il terzo e meno conosciuto fondatore di Apple, noto al mondo solo per avere rinunciato a tenere le azioni che aveva ottenuto con il capitale investito inizialmente, perchè terrorizzato dall’approccio aggressivo che ebbero in quei primi mesi Steve Jobs e Steve Wozniak. Sull’argomento, già molto noto, torna Bloomberg che però questa volta prova a fare i conti in tasca a Wayne, dopo avere saputo che il suo investimento di riferimento, il “luogo” sicuro dove mettere il denaro per non perdere il valore dei profitti faticosamente guadagnati, è l’oro.
“Tutti i miei risparmi – conferma Wayne in una recente intervista – sono sempre stati trasformati in oro. L’oro è stata la mia sicurezza per il futuro; la penso così da 40 anni”. Se Wayne ha investito gli 800 dollari che si era fatto restituire da Jobs e Wozniak fossero finiti in oro, oggi quell’investimento varrebbe circa 1750 dollari, per un ritorno del 3% l’anno. Probabilmente quello di investire in oro potrebbe essere stato il secondo grande errore di Wayne, dopo aver abbandonato Apple. Se avesse mantenuto il 10% di quota in azioni Apple, ora probabilmente sarebbe forse l’uomo più ricco a mondo, visto che il valore di mercato di AAPL è di 655 miliardi di dollari; ma è probabile che un qualunque altro investimento, magari solo leggermente più rischioso, in 38 anni avrebbe reso di più del misero 118%, circa, che il metallo giallo ha restituito a Wayne,
Il terzo uomo di Apple non si sarebbe mai pentito delle sue decisioni, prima di tutto quella di lasciare l’azienda. Mentre Jobs e Wozniak erano inarrestabili, Wayne temeva di passare la sua vita a vita a scrivere manuali di informatica. In Apple infatti il suo ruolo fu quello di progettare la documentazione del Apple 1 e il logo prima società, raffigurante Sir Isaac Newton seduto sotto un albero di mele: “Se fossi rimasto con Apple – dice Wayne – probabilmente sarei stato l’uomo più ricco del cimitero. In qualità di ingegnere per lo sviluppo del prodotto, non potevo vedermi passare i prossimi 20 anni in un grande retrobottega a mischiare le carte. Avevo anche io le mie passioni”.
Ora queste passioni Wayne le coltiva in una casa mobile nei pressi di Reno in Nevada. Non è affatto ricco, anzi sopravvive o poco più. La sua unica forma di reddito certa è l’assegno della pensione sociale con cui si mantiene, ma si occupa anche di francobolli antichi e di monete. No ha mai avuto un prodotto Apple in tutta la sua vita fino al 2011, quando gli venne regalato un iPad 2.