Lanciata ormai nel lontano 2010, la caratteristica principale di Instagram è sempre stata l’obbligo di contenere la propria creatività fotografica nel formato quadrato.
Un omaggio alle vecchie Polaroid, scelto sia come mezzo di distinzione (ai tempi solo Hipstamatic spingeva sul quadrato), sia per comodità pratica, essendo il formato in questione fruibile comodamente da mobile e anche da desktop.
Qualcuno considerata questa scelta come innovativa ma chi scrive ha sempre detestato questa imposizione, che obbligava irragionevolmente gli utenti a limitare l’espressività fotografica all’interno di un formato a volte in grado di svilire anche gli scatti migliori.
Per questo è comprensibile l’esultanza di una parte dell’utenza, soddisfatta nel sapere che l’azienda ha finalmente deciso di abbandonare l’obbligo di “inquadrare” tutte le immagini, aprendosi al più comune e versatile formato rettangolare, orizzontale o verticale.
Come evidenziato da Petapixel, aldilà delle preferenze personali, ci sono ragioni specifiche del perché Instagram ha deciso questa apertura, ben poco filosofiche e molto pratiche. Vediamo le tre ragioni principali.
1 – Un’immagine su cinque non è quadrata
Secondo i dati citati da Petapixel circa un quinto della immagini pubblicate ogni giorno su Instagram includono spazi bianchi lateralmente o alle estremità.
Questo perché una parte dell’utenza evidentemente non gradisce così tanto il formato quadrato imposto ed usa una o più fra le decine di applicazioni disponibili sugli store che permettono di scattare fotografie “normali” e confezionarle in appositi quadrati con spazi bianchi, per renderle disponibili su Instagram senza necessità di ritaglio.
Instagram non poteva ignorare questi dati, che evidenziano a gran voce la volontà di liberarsi del formato quadrato il prima possibile.
2 – Video quadrati?
Un video pubblicato da @video.post in data:
Come è noto, Instagram permette di realizzare anche video; se nel caso delle immagini è comunque possibile – seppur con qualche rinuncia – ritagliare sempre un’immagine e adattarla al quadrato, con i video la situazione è ben diversa e spesso il risultato di un taglio così brutale può essere ai limiti del penoso.
A meno di non costringere le persone a girare solo video quadrati, la necessità di ritagliare i filmati era diventata insostenibile, soprattutto ora che l’azienda ha deciso di fare sul serio con la pubblicità, settore in cui i video stanno crescendo sempre di più, come dimostrato dall’importanza che questo formato sta assumendo anche su Facebook, che è l’azienda da cui dipende anche il destino di Instagram. E qui arriviamo al punto 3.
3 – Video Verticali
I video verticali stanno sempre più prendendo piede. Anche se meno eleganti, la tendenza delle persone di filmare (e fruire i video) su smartphone, ha fatto schizzare alle stelle la quantità di video verticali caricati online nel corso degli ultimi mesi.
Il formato verticale è sempre più usato nell’attuale era degli smartphone e quello dei cellulari è diventato ormai lo schermo principale per buona parte dell’utenza connessa quotidianamente.
Ancora una volta Instagram non può permettersi di perdere questo treno e costringere i suoi utenti ad un’illogica restrizione che obbligava ad attenersi ad un formato quadrato.
Probabilmente qualcuno resterà deluso, soprattutto gli affezionati dell’Instagram che fu, quell’innovativa start up del 2010 che mosse i primi passi come clone di Foursquare per poi creare un social network fotografico oggi di grande successo.
Per tutti i nostalgici la buona notizia è che il formato quadrato è sempre disponibile; semplicemente non è più l’unico.