Snap, società che ha dato i natali a Snapchat, segna un altro record negativo. Per impressionare Wall Street non sono bastati gli attuali 173 milioni di utenti attivi ogni giorno,e le azioni crollano ai minimi storici.
Dopo aver debuttato con un’offerta pubblica iniziale di 17 dollari ad azione, ed aver raggiunto il picco di valore con 24 dollari, Snap perde adesso il 14 per cento del suo valore, chiudendo lo scorso venerdì, con un valore di 11.83 per azione.
Le aspettative per Wall Street erano di 175 milioni di utenti attivi ogni giorno, e il mancato raggiungimento di questo obiettivo ha causato il crollo del valore delle azioni. E così, anche se la società ha segnato 181,7 milioni di dollari in entrate, un aumento del 153 per cento rispetto allo scorso anno, gli investitori si aspettavano entrate per 186 milioni di dollari. Inoltre, anche le perdite sono aumentate in modo sostanziale: da 115,9 milioni di dollari nello stesso trimestre di riferimento dello scorso anno ai 443,1 milioni di dollari per quest’anno.
E pensare che lo scetticismo degli investitori è causato dalla caratteristica di Snapchat di maggiore successo, copiata anche da Instagram: le storie. Ed infatti, le Storie di Instagram hanno visto un enorme successo, con 250 milioni di utenti attivi nel quotidiano, con oltre 75 milioni di utenti in più rispetto alle storie Snap. Questo dimostra che il primo arrivato non sempre alloggia al meglio.
Tra le altre batoste per Snap, anche il mancato inserimento nell’indice S&P 500, un colpo significativo se si considera che molti investitori acquistano sulla base di tale indice. A risanare il brutto periodo non potranno essere neppure gli occhiali della società: sembra che Spectacles, in vendita anche nel nostro paese, non abbiano conquistato i cuori degli utenti, e che le vendite non stiano andando per il verso sperato.
Servirà, allora, che la società tiri fuori dal cilindro un’altra caratteristica originale, purché non venga poi copiata con maggiore successo da altri concorrenti.