Swatch Group si è opposta con successo al tentativo di registrazione del marchio “iWatch” da parte di Apple nel Regno Unito. L’Ufficio per le proprietà intellettuali (IPO) ha sostenuto l’opposizione per la quale Swatch aveva chiesto di agire a marzo del 2014.
Il produttore elvetico afferma che il nome “iWatch” è troppo simile a “iSwatch” e “Swatch”, elemento che potrebbe generare confusione tra gli acquirenti. Quando è stato presentato, nel 2015, Apple ha chiamato il suo smartwatch, “Apple Watch”. Se in futuro Apple vorrà usare il nome “iWatch” nel Regno Unito, potrà farlo solo per software per computer e alcuni accessori. La decisione dell’Intellectual Property Office è il risultato finale di un’udienza che era cominciata ad aprile.
Sharon Daboul, legale specializzato in marchi di fabbrica, evidenzia alcune delle difficoltà che devono superare i marchi che operano a livello globale per lanciare un nuovo prodotto. “I Trademark sono territoriali, in altre parole un marchio commerciale deve essere disponibile in ogni nazione di proprio interesse”. Se Apple fosse riuscita ad ottenere il diritto all’uso del nome iWatch in varie parti del mondo, forse oggi avremmo chiamato l’Apple Watch in modo diverso. Può anche darsi che Apple aveva deciso di registrare il nome “iWatch”, solo e soltanto per ottenere il nome ed evitare che terzi lo utilizzassero creando confusione.
Swatch Group oggi produce la quasi totalità dei componenti necessari ai suoi 18 marchi orologieri, inoltre alcune sue aziende forniscono anche movimenti e componenti a società orologiere terze, in Svizzera e in altre parti del mondo, inclusi alcuni sistemi elettronici utilizzati nell’orologeria e in altri settori industriali.