Nell’ultimo trimestre del 2008 Nokia ha registrato un profitto di 641,96 milioni di dollari, contro un profitto di ben 3,25 miliardi di dollari registrato a fine 2007: si tratta di un ridimensionamento pari all’80% circa. Diminuiscono le vendite complessive di telefoni ma soprattutto calano le quote di mercato dei più remunerativi smartphone.
Per quanto riguarda la quota di mercato complessiva detenuta da Nokia globalmente la fetta di Nokia passa dal precedente 40% registrato nell’ultimo trimestre del 2007, al 38% nel penultimo trimestre infine, ora, al 37%.
Interessante esaminare più da vicino i risultati di Nokia nel segmento dei terminali più costosi, quello degli smartphone dove Apple con iPhone rappresenta senza dubbio uno dei concorrenti più temibili. Mentre nel 2007 Nokia ha venduto 18,8 milioni di smartphone, le vendite hanno segnato un progressivo rallentamento nei trimestre seguenti. Nel terzo trimestre del 2008 15,4 milioni di pezzi, infine 15,1 milioni di pezzi nell’ultimo trimestre che include le festività di Natale. Il totale degli smartphone è suddiviso tra 8 milioni di pezzi per i terminali della serie N, 3 milioni della serie E, infine circa 4,1 milioni per smartphone come il 5800 ExpressMusic, considerato il primo vero anti-iPhone del costruttore finlandese, e altri dispositivi.
Ad avvantaggiarsi delle quote perse da Nokia sembrano essere innanzitutto Apple con vendite di iPhone meno elevate rispetto ai mesi estivi del lancio, ma comunque attestatesi su livelli superiori anche alle più rosee previsioni (4,36 milioni di pezzi venduti nell’ultimo trimestre e 13,7 milioni in totale nel 2008, infine anche BlackBerry con 6,7 milioni di smartphone venduti nell’ultimo trimestre grazie all’introduzione del nuovo modello Bold professionale e dello Storm, il primo touch screen di RIM.