Il social networking è, secondo alcuni studiosi, una delle pietre angolari per lo sviluppo futuro del business multimediale. Oltre a questo aspetto remunerativo, non nascondiamo una sorta di trend modaiolo, che ha portato negli ultimi mesi ad una proliferazione di servizi che tentano di replicare i successi ottenuti dai vari MySpace, Facebook, YouTube o Flickr.
Fra questi annoveriamo Twango, ennesimo portale fondato nel 2004 con la speranza di poter ottenere buona visibilità nell’ecosistema Internet, per ora con scarso successo. Forse il maggior traguardo raggiunto da Twango si è concretizzato poche ore fa, quando Nokia ha annunciato di aver comprato il servizio online.
I termini economici della transazione non sono stati rivelati; evidente, invece, l’obiettivo del colosso finlandese: visto l’impegno nello sviluppo di prodotti e dispositivi fortemente orientati alla multimedialità (pensiamo solo agli apparati della serie “N”), l’acquisizione di uno strumento per la condivisione sociale potrebbe rivelarsi il valore aggiunto per un ulteriore balzo di qualità .
L’affare potrebbe dar vita ad una svolta nel mercato della comunicazione mobile: Nokia è leader incontrastato del mercato dei cellulari e l’implementazione di un buon servizio di social networking basato su una solidissima infrastruttura hardware (rappresentata dai milioni di apparati distribuiti nelle tasche dell’utenza mondiale) potrebbe rivoluzionare il concetto di condivisione mobile.