Piccola, piccolissima, ma pagata parecchio, anche se la cifra ufficialmente non è stata svelata. Nokia acquista il microsocial network di Plum, start-up con sede a Boston e fondata da Hans Peter Brà¸ndmo. Lo scopo dell’acquisizione da parte di Nokia, che metterà la società – che ha solo 10 dipendenti – tra le operazioni della divisione servizi. La mossa fa parte della strategia di Nokia per conquistare posizioni di mercato e attirare nuovi clienti nel mondo dei social network.
In particolare, si possono intuire alcune cose se si guarda a cosa fa in concreto Plum: la piccola società mette a disposizione di piccoli gruppi di persone le risorse condivise al di fuori dei grandi e invadenti social network tradizionali come Facebook e MySpace. Lo scopo è aggregare in maniera razionale e minimalista, scambiando messaggi, link utili, qualche foto e poco altro.
Plum è utilizzato da vari altri siti che si appoggiano sulla capacità “leggera” anche da un punto di vista tecnico di abilitare scambi di informazioni tra piccoli gruppi e far nascere microcomunità social. Infatti il sito di viaggi Mobissimo ad esempio utilizza proprio queste tecnologie.
Il microsocial networking, come Plum autodefinisce il suo business, potrebbe essere la chiave di volta per Nokia, in ansia di riconquistare centralità con i suoi apparecchi telefonici diventati sempre più “vuoti” e quindi fungibili rispetto agli smartphone più evoluti sul mercato, basati su Android, sul sistema operativo di Rim (Blackberry) e ovviamente su iPhone OS di Apple.