Sono in tanti ad aspettarsi l’annuncio di un cambio nelle strategie Nokia in occasione dell’annuale Capital Market Day (evento previsto per venerdì 11 febbraio) e non sorprendono dunque le tante indiscrezioni e congetture udibili nel frattempo. Più o meno tutti gli analisti del settore scommettono sull’adozione di una nuova piattaforma di terze-parti e l’indiziato più forte è Windows Phone 7, in virtù dei rapporti con Redmond del nuovo CEO di Nokia, Stephen Elop (ex uomo Microsoft). A convalidare tali voci ora vi è anche il sempre piuttosto affidabile TechCrunch il quale afferma anche di aver saputo che il gigante finlandese ha intenzione di “fissare forti radici nella Silicon Valley”, stabilendo il nuovo quartier generale negli USA (indiscrezione riportata anche da The Register) obbligando il comitato esecutivo a trascorrere più tempo fuori dalla Finlandia. In preparazione per l’importante cambiamento, in una nota interna intitolata “Standing on a burning platform” si fa il punto evidenziando la precaria situazione di Nokia: il mercato degli smartphone è dominato da Apple nel settore high-end, da Android nel settore mid-range e dai competitor cinesi nel settore restante. Le scelte obbligate dell’azienda sono riassumibili in “costruire, catalizzare o unirsi”, riferendosi rispettivamente a Symbian/Meego, Windows Phone 7 e Android.
Le ultime due scelte sarebbero un cambiamento epocale per una società che ha sempre costruito la sua strategia puntando sulla crescita di prodotti realizzati in casa. Symbian (già abbandonato da Sony Ericsson e Samsung) per molti è un prodotto morto con la generazione N8; MeeGo sarebbe attivamente sviluppato, ma i progressi sembrano lenti (lo scorso anno Ari Jaaksi, responsabile di MeeGo, ha rassegnato le dimissioni da Nokia). Vedremo nei prossimi giorni l’evolversi della situazione e annunci connessi.
[A cura di Mauro Notarianni]