Le schermaglie fra Nokia ed Apple sul “affaire” riguardante la prossima nano-SIM salgono di tono e promettono di trasformarsi in guerra aperta. Almeno qusto è quello che si può intuire da dichiarazioni rilasciate dalla società finlandese che minaccia non non concedere i propri brevetti se l’ETSI decidesse di selezionare le sue proposta per le schede 4FF le nano-SIM appunto, formulata da Apple.
“Apple – dichiara Nokia in un comunicato pubblicato da The Verge – sta manipolando impropriamente il processo di selezione delle standard, tentando di imporre la sua soluzione proprietaria al mercato, sfruttando la ETSI semplicemente per convalidare la sua proposta, piuttosto che seguire i principi e le procedure stabilite”. La dimostrazione sarebbe nel fatto che, almeno secondo Nokia, la nano-SIM proposta da Apple non rispetta i requisiti richiesti dalla ETSI stessa, e che dunque non dovrebbe nemmeno essere presa in considerazione. “E’ evidente – reclama l’azienda di Espoo – che il recente lavoro dell ETSI sullo standard 4FF è in conflitto con le regole concordate dalla ETSI stessa”.
Per tali ragioni Nokia sceglie l’ultimatum: “In seguito alle discussioni sulla standard Nokia non è disposta a contribuire con il suo portfolio di brevetti se verrà scelta la proposta di Apple in violazione alle regole stabilite dalla ETSI”. Conclude Nokia: Abbiamo informato di ciò la ETSI e se la proposta di Apple sarà scelta, Nokia non concederà in licenza i brevetti necessari allo standard”.
Quello di Nokia sembra un vero e proprio aut-aut, considerate soprattutto le oltre 50 famiglie di brevetti che l’azienda finlandese possiede e che risultano fondamentali per l’utilizzo delle SIM card. Nonostante manchi un solo giorno alla fine della settimana, data ultima fissata dall’ETSI per una decisione sullo standard, sembra che la matassa che circonda la nano-SIM sia ancora tutta da sbrogliare.
Se l’ETSI non cedesse a quello che si profila come una sorta di prendere o lasciare, il rischio potrebbe essere quello di trovarsi di fronte ad uno standard impossibile o quasi da introdurre sul mercato senza sfidare Nokia e quindi un’azione legale.
Ma anche Nokia rischia qualche cosa: non è detto, infatti, che qualche organismo non possa passare all’esame i brevetti in oggetto e costringere Espoo alla licenza ritenendo quei brevetti essenziali alla tecnologia cellulare quindi sottoposti alle regole dettate dal FRAND, la modalità di licenza obbligatoria a costi e modalità equi imposta per proprietà intellettuali brevettate ma indispensabili per alcune nicchie di mercato.