Da oggi Nokia e Microsoft sono unite per tornare a competere nel settore smartphone: l’annuncio, uno di quelli storici, avviene con una raffica di comunicati e con un evento speciale svoltosi a Londra. Così come aleggiava nell’aria già da diverso tempo, fin dalla nomina dell’ex Microsoft Stephen Elop come presidente e CEO di Nokia, il colosso dei cellulari finlandese e il gigante del software di Redmond formano una partnership con l’obiettivo comune di creare un nuovo ecosistema mobile globale. Nei comunicati rilasciati oggi da Nokia l’importanza dell’operazione non viene sottovalutata: non si tratta di una collaborazione tradizionale ma viene definita come una cooperazione strategica su scala senza precedenti.
Sulla carta il progetto ha, almeno per Nokia, un aspetto rivoluzionario: Windows Phone viene adottato come sistema operativo principale per una futura linea di smartphone che Nokia disegnerà e progetterà in collaborazione con Microsoft, terminali che saranno commercializzati in ogni paese e mercato, con diversi modelli e in più fasce di prezzo. Meno chiaro e brillante sembra il destino degli altri due sistemi operativi su cui Nokia ha fino a oggi investito: Symbian diventa un OS in franchise di cui Nokia prevede di vendere ancora 150milioni di terminali nei prossimi anni, senza specificare però le tempistiche. Il futuro di MeeGo, progetto di punta frutto di un’allenza con Intel,e viene classificato come progetto open source destinato alla sperimentazione in campo smartphone ma di lungo termine.
Più interessante invece esaminare i dettagli della partnership Nokia-Microsoft. Ognuna delle due multinazionali apporterà la propria esperienza nei settori di competenza: Nokia per design hardware, supporto per le lingue, presenza sul mercato, collaborazione e contatti con gli operatori mobile ovunque nel mondo, anche nei paesi in cui l’uso della carta di credito non è diffuso. Microsoft per la competenza nei sistemi operativi, strumenti di sviluppo e alcuni asset ormai considerati essenziali come Bing, Market Place e Microsoft adCenter. Oltre a Windows Phone sui futuri terminali di punta di Nokia trovermo Bing per le ricerche ma non solo: il valido motore di ricerca di Redmond sarà abbinato e integrato a Nokia Maps per la cartografia, la navigazione e le ricerche localizzate, il tutto abbinato con Microsoft adCenter per l’advertising della nuova era, cioè mobile e localizzato.
Microsoft fornirà gli strumenti di sviluppo che i programmatori potranno utilizzare per creare app e software per i terminali Nokia-Windows. Infine Nokia OVI Store sarà integrato con Microsoft Market Place per dare vita a un negozio più vitale e più in linea con le richieste degli utenti di smarpthone di oggi. Come conseguenza di questa nuova collaborazione strategica Nokia non ha fornito previsioni per i risultati del 2011 soggetti a nuove e complesse incertezze e variabili.
La collaborazione annunciata oggi, oltre che prevedibile era quasi obbligata: i due grandi nei rispettivi settori sono ormai due ex grandi nel settore smarpthone. Il concorrente più temibile visto l’andamento di mercato e le percentuali di crescita è Google Android con la sua pletora di terminali disponibili a ogni fascia di prezzo. iPhone e Apple guardano dall’alto da una fetta di mercato consistente che secondo alcuni analisti è destinata a ridursi nel corso del tempo ma che sembra destinata a conservare i margini di profitto più alti. Nokia e Microsoft invece devono giocare la sopravvivenza negli smartphone, da alcuni vista come pura e semplice sopravvivenza per Nokia, considerando la rapida sostituzione dei dispositivi tuttofare rispetto ai cellulari standard.
A pochi minuti dall’annuncio dell’operazione il valore delle azioni Nokia è sceso fino al 10% alla borsa di Helsinki, e mentre scriviamo queste righe perde ancora l’8%. Secondo Goldman Sachs “Risolvere le sfide di Nokia nell’innovazione, mentre si cambiano i partner dell’ecosistema e si effettua una profonda ristrutturazione, è un obiettivo che difficilmente può essere raggiunto in modo facile o veloce”.