Da molto tempo c’è chi aspetta il ritorno di Nokia in pista, e per molti mesi si è parlato di un possibile smartphone Android. Ora arrivano novità importanti sul rientro del colosso nella scena: il Nokia D1C appare su GeekBench, che fornisce anche alcuni dettagli tecnici del terminale.
A scanso di equivoci, D1C non sarà il top di gamma che in molti si aspettavano. Lo smartphone Android in questione, infatti, utilizzerà un processore octa-core Snapdragon 430, con clock a 1,4 GHz. Sarà equipaggiato con 3GB di RAM, ed eseguirà direttamente la versione Android 7.0 Nougat.I punteggi che l’app di benchmark ha restituito per questo terminale Nokia variano tra 656 e 667 in termini di prestazioni single-core, mentre i punteggi per le prestazioni multi-core hanno un range tra 3.120 a 3.229.Non si tratta di punteggi da capogiro, ma sono accettabili per un terminale di fascia media. Giusto per un paragone con il mondo Apple, l’ultimo iPhone 7 ha fatto registrare punteggi in single-core di 3370 e in multi-core di 5495.
Ovviamente, tali punteggi suggeriscono solo la velocità di elaborazione dati, ma non fornisce alcuna informazione sulla qualità di altre componenti importanti, come il display. Al di là di questo D1c, secondo NokiaPowerUser, il colosso prevede di lanciare due smartphone Android di fascia alta entro la fine dell’anno, probabilmente con un design premium e costruzione in metallo, schermi grandi e scanner di impronte digitali, con una macchina fotografica particolarmente innovativa. Gizmodo Cina asserisce che questi due smartphone godranno del supporto allo Snapdragon 820. Potenzialmente, potrebbe trattarsi del Nokia 5320, che è stato avvistato su GeekBench alla fine del mese scorso.
Insomma, c’è attesa per il ritorno di Nokia in campo smartphone, anche se il precedente esperimento con il tablet N1 si è rivelato totalmente fallimentare. Nokia dovrà fare qualcosa di veramente speciale per evitare di ripetere i propri errori, e per tornare all’interno di un business particolarmente cambiato rispetto all’epoca dei 3210. Non potrà fare affidamento solo sul fattore nostalgia, anche perché l’utenza potrebbe essere radicalmente diversa dal passato.