Gli ultimi risultati fiscali di Nokia sono stati ancora una volta negativi: nell’ultimo trimestre del 2013 l’azienda ha riportato perdite pari a 115 milioni di euro, in miglioramento rispetto agli oltre 800 dello scorso anno ma pur sempre di segno negativo; stesso segno per il fatturato, che passa dai 7 miliardi della scorso 2012 ai circa 5.7 di questo 2013. Calano le vendite dei feature phone, la serie Asha, che passa dai 5 milioni del 2012 ai 4.3 milioni dell’anno in corso.
Unico aspetto positivo sembra giungere dalle serie Lumia, le cui vendite sono aumentate di circa il 30% e hanno raggiunto nell’ultimo trimestre circa 7.4 milioni di unità vendute, risultato ottenuto per la maggiore dal lancio di diversi modelli dedicato al mercato low cost, che hanno consentito ad Windows Phone di iniziare la sua penetrazione anche in queste fasce di mercato. Risultato parzialmente incoraggiante che rappresenta però circa il 3.4% nell’intero mercato smartphone, dominato sempre di più da Apple e Samsung.
Come fa giustamente notare Tomi Ahonen, ex Nokia e sempre attento osservatore dell’andamento della sua azienda, nel 2010 Nokia deteneva circa il 33% del mercato smartphone, mentre oggi la sua quota è drasticamente scesa al 3.4%, circa 10 volte meno rispetto a 3 anni prima, discesa che il consulente finlandese attribuisce in toto alla gestione Elop.
Forse ha ormai poco senso paragonare i risultati del 2013 a quello del 2010, lasso ti tempo enorme dal punto di vista tecnologico, ma è difficile essere ottimisti osservando risultati di questo tipo: parrebbe che Nokia sia destinata ormai a giocare un ruolo marginale nel mercato smartphone, accontentandosi di essere il “leader della minoranza”, ovvero il più importante produttore per il meno importante dei sistemi operativo mobili (Widows Phone).
Il calo delle perdite mostra un andamento aziendale in lenta stabilizzazione ma al momento i risultati nelle vendite, soprattutto per quel che riguarda la fascia alta del settore smartphone, faticano a decollare. Con il lancio del nuovo Lumia 1020 Nokia spera nuovamente di ottenere una spinta positiva, ma difficilmente sarà in grado di riportare Nokia a sfidare ad armi pari Apple e Samsung, soprattutto in territorio USA, dove l’azienda finlandese è praticamente stata annichilita dalla concorrenza.
