A pochi sono serviti gli sforzi e le sollecitazioni agli sviluppatori per rendere la piattaforma OVI competitiva con l’iOS e l’App Store di Apple. Nokia prova ora con Motally, una società d’indagine analitica specializzata nella raccolta e gestione delle statistiche di utilizzo sui siti web e delle applicazioni mobili, al fine di studiare migliori offerte e servizi “per meglio competere con Apple” dice un rapporto citato da Appleinsider.
I dettagli dell’accordo non sono noti ma non si tratta certo di un enorme investimento: Motally è una società di San Francisco fondata nel 2008, di modeste dimensioni e con soli otto impiegati; la piccola azienda si è fatta tuttavia notare per dettagliate analisi statistiche sulle modalità di utilizzo di diversi sistemi, compresi iPad e iPhone di Apple, i Blackberry di RIM e gli smartphone basati su Android, dettagli fondamentali per comprendere in che modo e in che direzione sviluppare future applicazioni e strategie.
A maggio Olli-Pekka Kallasvu, CEO di Nokia, ha ammesso la debolezza della società nel settore degli smartphone. Fino ad oggi, in effetti, Nokia non è stata in grado di proporre uno smartphone in grado di competere con iPhone e Android: la fiacchezza nel segmento di mercato più redditizio della telefonia è risultata evidente negli ultimi bilanci dove si evidenziano percentuali di profitto e di margine in discesa. Nokia rimane ad ogni modo la casa leader nel mercato globale della telefonia (smartphone e telefoni cellulari tradizionali).
La strategia di Apple di offrire, oltre al dispositivo vero e proprio, servizi e supporto ha determinato un cambio strategico nell’industria degli smartphone. Nokia non è la sola a cercare nuove strade in questo settore: recentemente, come abbiamo già riportato, anche RIM ha lanciato una versione aggiornata del proprio negozio virtuale nel quale sono vendute applicazioni per i dispositivi mobili della società canadese. Con l’update vengono introdotte numerose novità tra le quali una riduzione del prezzo minimo di vendita che ora si livella a quello di App Store
[A cura di Mauro Notarianni]