Proseguono i guai per HTC che riceve una nuova batosta, questa volta in Germania da parte del giudice Dr. Matthias Zigann, che ha appena concesso a Nokia un’ingiunzione permanente nei confronti delle vendite dei dispositivi HTC, che d’ora in poi non potrà più proseguire la commercializzazione della maggior parte degli ultimi dispositivi immessi sul mercato tedesco, incluso l’HTC One.
La ragione è come sempre legata ai brevetti, nello specifico il brevetto EP1148681 di Nokia che riguarda la condivisione peer-to-peer tramite connessione NFC oppure Bluetooth (ma non WiFi), funzionalità in particolare evidente ed inserita nel servizio Android Beam, che consente agli utenti Android di scambiarsi file e dati semplicemente avvicinando i propri telefoni. Poiché tale servizio non è considerato legato ad un brevetto standard essenziale, Nokia non ha l’obbligo di offrire la sua tecnologia in licenza in sotto i termini FRAND ed ha attaccato HTC sul piano legale, ottenendo una vittoria.
HTC è stata citata in giudizio da Nokia in sette diversi paesi tra cui Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia, Paesi Bassi e Giappone. HTC tenterà di ricorrere in appello mentre Google potrebbe tentare di invalidare il brevetto. Si tratta solo delle prime avvisaglie di un più aspro scontro che potrebbe coinvolgere Nokia in futuro, quando l’azienda avrà completato definitivamente la vendita della sua divisione produttiva a Microsoft e potrebbe iniziare a comportarsi semplicemente come un “patent troll”, cercando di capitalizzare i più possibile il suo sterminato portfolio brevetti.
Il futuro comportamento di Nokia potrebbe anche essere il frutto di una strategia atta ad avvantaggiare Windows Phone: l’azienda potrebbe decidere di attaccare i produttori Android per spingere maggiormente il supporto di Windows Phone, che sarebbe ovviamente immune ad attacchi legali.