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Nintendo, storica perdita annuale; tempo di rivoluzioni?

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La rivoluzione che sta agitando il mercato degli smartphone e dei tablet non può essere circoscritta al solo mercato della telefonia mobile o degli assistenti personali digitali, ma sta avendo ripercussioni anche su settori di consumo adiacenti.  Pensiamo ad esempio a quello della fotografia, con le fotocamere compatte in crisi perchè sempre più spesso sostituite dalle fotocamere dei cellulari; o quello dei player musicali, connibalizzati dalle capacità multimediali del telefono.

Un altro mercato che ha subito l’ondata generatasi con l’avvento dell’iPhone è quello dei videogiochi: già in passato si è parlato di una crisi della tradizionale industria videoludica, sfidata ripetutamente dal nuovo modello App Store, ma gli ultimi numeri di un protagonista storico evidenziano in maniera, per alcuni versi, drammatica questo fenomeno: Nintendo, dopo 30 anni, ha dovuto la prima perdita in un bilancio annuale, pari a – 534.6 milioni di dollari. L’evento è clamoroso e dovrebbe far riflettere l’azienda nipponica, la quale in molti casi ha fatto riferimenti tra lo sprezzante e la sufficienza al nuovo modello, caratterizzato da una distribuzione diretta e da applicazioni per lo più a basso costo.

I risultati di Nintendo vanno ovviamente visti sotto una più precisa lente di ingrandimento, che ne riveli le molteplici concause, come la perdita di popolarità della Wii o la volontà di vendere il 3DS in perdita. E’ indubbio però come ad un trend calante delle vendite dei dispositivi della grande N, corrisponda lo stesso trend crescente su App Store, come sottolinea anche The Verge in un interessante confronto dei risultati commerciali di Apple e Nintendo negli ultimi anni.

Nintendo sembra essere consapevole di trovarsi di fronte ad un mercato differente e avrebbe confermato di voler tentare un approccio nuovo rispetto dal passato, sebbene con la volontà di mantenere il piede in due scarpe: l’azienda, infatti, vorrebbe introdurre per alcuni giochi selezionati una versione digitale, disponibile però non per il download diretto, ma presso i maggiori retailer on e offline.

Significa che sarà possibile entrare in un negozio (o collegarsi ad uno store online) e scegliere se acquistare il nuovo episodio di Super Mario Bros su supporto fisico, oppure usare un apposito codice che consentirà di scaricarlo direttamente sulla propria Wii U o sul 3DS in un momento successivo.

L’intenzione di Nintendo è quella di voler sempre contare sulla rete di vendita e distribuzione, offrendo però un servizio più rapido e veloce, privo di impedimenti di carattere fisico e legato comunque ad un modello di vendita all’ingrosso; niente vendita diretta quindi, se non per prodotti di minore richiamo, come avviene già oggi.

La scommessa di Nintendo potrebbe dare i suoi frutti, offrendo i vantaggi di entrambi i mondi, vale a dire una rete di distribuzione capillare coniugata alla comodità e alla semplicità del download online. Sarà però sufficiente nell’era degli App Store “puri”?

 

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