Con una laconica nota sul sito ufficiale giapponese, Nintendo ha annunciato la fine della gloriosa Wii. L’evento nonostante l’asetticità della nota, è un evento di significativa portata. La console lanciata nell’ormai lontano 2006 è un pezzo della storia dell’universo videoludico, un prodotto rivoluzionario che ha permesso all’azienda Giapponese di ritornare fra le grandi del mercato console, uscendo dai tempi bui che hanno caratterizzato il periodo Game Cube.
Grazie all’innovativo Wii Remote ed ad un nuovo stile forse più orientato ai casual gamer, senza però dimenticare i classici titoli targati Mario e Zelda, la Wii ha potuto vendere oltre 100 milioni di esemplari dal lancio originario, diventando la console da salotto più venduta nella storia di Nintendo e anche la più venduta di sempre.
Nintendo aveva già dichiarato di avere in programma la chiusura della produzione della Wii, ma i pessimi risultati della nuova Wii U potevano lasciare aperta la possibilità che l’azienda proseguisse il supporto al suo predecessore per ancora qualche anno. Invece in giornata hanno iniziato a circolare le notizie che riportavano semplicemente una nuova frase apparsa sul sito ufficiale di Nintendo Japan, accanto all’immagine della vecchia Wii la scritta “fuori produzione”.
La fine della Wii è il simbolo della fine di un’era per le console tradizionali, che negli ultimi anni e sicuramente nel futuro dovranno confrontarsi con un mercato sempre più multi-piattaforma, liquido per usare un termine un po’ abusato, con nuovi protagonisti e dinamiche differenziate rispetto a quelle che hanno caratterizzato le precedenti generazioni di console. Uno scenario che la stessa Nintendo sta subendo dal lancio della sua Wii U con la quale non è riuscita a bissare il successo della Wii originale, almeno non per ora.