Il prossimo venti aprile Nintendo gioca la carta, anzi il cartoncino, di una nuova rivoluzione legata al suo Switch. La console ibrida, mezza portatile e mezza da scrivania, è stata una delle mosse più azzeccate negli ultimi anni dalla casa di Kyoto. Adesso, l’azienda nipponica prova a spostare il piano su un livello più alto.
Il Nintendo Labo è quasi un gioco, un esperimento, un tentativo che costa poco e che, se fallisce, non fa danni. Ma se riesce, potrebbe mettere un ulteriore ordine di grandezza di differenza rispetto alle super potenti console della concorrenza di Sony e Microsoft. O forse no.
Labo è un insieme di set di cartoni – per adesso ne sono previsti due: uno generalista e uno “robo” – per i bambini. Consiste in una serie di pannelli di cartoni prestampati e pre-tagliati da cui estrarre, piegare e utilizzare varie figure: manopole, zainetti, mulinelli da pesca, ragni-robot, case.
Il gioco consiste nel mettere la Switch e i due controller dentro le varie parti e giocare: si può trasformare la Switch in un laghetto e pescarvi con la canna e mulinello grazie ai controller, oppure si può indossare a mo’ di zaino la Switch e diventare un mech da combattimento. Le possibili soluzioni sono davvero tante. Una delle più belle che si vedono nello spot realizzato da Nintendo è un pianoforte. E tutte sono ovviamente colorabili e personalizzabili, grazie alle antiche ma sempre magiche proprietà del cartoncino.
Funzionerà? I giocattoli di cartone avranno senso? L’immaginazione di chi ha concepito e creato questi giochi ha seguito con una correttezza praticamente filologica il lavoro che Nintendo negli anni sta facendo: innovare senza ricorrere alla forza bruta della tecnologia.
Le soluzioni di Nintendo sfruttano infatti la tecnologia anche antica con intelligenza, e utilizzano alcuni lock-in (come le cartucce, grande amore della casa di Kyoto) per avere il massimo guadagno economico possibile e ridurre al minimo la pirateria. Il mercato poi ci dirà se questa idea, esteticamente bellissima ma apparentemente molto fragile, sia anche funzionale e destinata ad avere successo.