Solo oggi lunedì 25 luglio la borsa scopre che il ruolo di Nintendo in Pokémon GO è piuttosto limitato: nelle scorse ore le quotazioni del titolo Nintendo sono arrivate a perdere fino al 17,7%. Così dopo il grande boom che ha portato le quotazioni a più che raddoppiare in pochi giorni, ora arriva una sensibile flessione.
Fin dal lancio il ruolo di Nintendo in Pokémon GO è risultato essere molto contenuto: in nessuna schermata appare il logo del colosso di Kyoto e l’app è basata su personaggi di Pokémon Company sviluppata da Niantic che è uno spin-off di Google. Dopo la frenesia che ha portato Nintendo a superare anche Sony per capitalizzazione di mercato, venerdì dopo la chiusura delle borse Nintendo ha rilasciato un comunicato stampa in cui precisa la sua parte limitata in Pokémon GO (il 32% è di proprietà Nintendo) da cui deriveranno entrate forse meno stellari di quanto creduto da investitori e borsa.
Il calo più consistente dal 1990
Così pur non trattandosi di una novità assoluta, le dichiarazioni Nintendo hanno dato il via a una serie di vendite sulla borsa di Tokyo che hanno fatto volatilizzare circa 6,4 miliardi di dollari di valore, come indica Bloomberg. Secondo alcuni la perdita avrebbe potuto essere anche più consistente se non ci fosse un limite massimo di ribasso giornaliero vigente nella borsa di Tokyo. Si tratta della flessione più consistente dal 1990 per il titolo di Super Mario con un calo che potrebbe proseguire anche nei prossimi giorni.
Ma non è ancora il caso di allarmarsi: nonostante l’inversione di tendenza la quotazione del titolo Nintendo risulta ancora il 60% superiore rispetto a prima del lancio di Pokémon Go. In più secondo diversi analisti, anche con una partecipazione limitata, il record di download e il fenomeno mondiale Pokémon GO potrebbero avere comunque effetti tangibili sui futuri bilanci Nintendo, oltre a dimostrare cosa è possibile fare quando un franchise di Kyoto viene ben sfruttato nel mondo dei dispositivi mobile.