Un brevetto pubblicato dall’USPTO (United States Patent and Trademark Office), rivela che Nintendo potrebbe consentire l’emulazione delle sue console da gioco, compresa la linea di dispositivi Game Boy, su vari dispositivi, inclusi gli schermi touch schermi touch posti sui sedili di fronte al proprio su aerei e treni, e su dispositivi mobili come gli smartphone. Il nuovo brevetto è una sorta di versione aggiornata di una precedente proprietà intellettuale ma è degna di nota giacché potrebbe significare un rinnovato interesse di Nintendo nel consentire l’esecuzione dei tanti titoli nel suo catalogo per diversi tipi di schermo.
Nel brevetto si parla specificatamente di emulazione, una tecnica che consente di replicare via software, le funzioni di un determinato sistema su un hardware del tutto differente dal primo. Il meccanismo è noto agli appassionati di vecchi giochi: è la tecnica usata, ad esempio, da MAME, l’emulatore in grado di emulare varie piattaforme di gioco arcade. Il brevetto di Nintendo consentirebbe di ricorrere all’emulazione in modo completamente legale, permettendo potenzialmente di sfruttare l’immenso parco giochi per SNES, NES, Game Boy, ecc.
Sviluppatori che hanno tentato di distribuire sull’App Store o sul Play Store giochi Nintendo creati con meccanismi di emulazione non “ufficiali” sono stati generalmente sempre bloccati o ostacolati. Il brevetto di Nintendo potrebbe significare che è la stessa azienda madre a essere interessata a proporre soluzioni specifiche, senza paura di “giocare” (è proprio il caso di dirlo) sul filo della legalità.