Bello, capriccioso, ribelle, molto attento grazie agli otto sensori, e fuorilegge. Uno degli oggetti più interessanti del panorama smart è adesso realtà nell’incarnazione Nilox, e noi di Macitynet non potevamo lasciarci sfuggire l’opportunità di metterci le man… ops, i piedi e raccontarvi com’è davvero.
Andare su un Hoverboard è un po’ come andare in bicicletta: all’inizio serve molta attenzione, sta tutto nell’equilibrio e nel lasciarsi andare, per una decina di minuti ci si sente imbranati e come sull’orlo di un precipizio, ma poi la sensazione passa, i metri aumentano e la velocità diventa un’amica, non un pericolo. E quando girerete su strada tutti vi guarderanno, perché di Hoverboard se ne vedono, ma non abbastanza.
DOC Hoverboard, la recensione
Ritorno al futuro
Il piccolo di Nilox è in pratica un po’ come uno skateboard con due sole ruote, che stanno perpendicolari al corpo e che sfruttano l’equilibrio naturale del corpo per poter controllare un movimento altresì impossibile. Il motore elettrico che sta alla base è aiutato da otto sensori (due per pedale) che localizzano i movimenti del corpo promuovendo altrettante correzzioni delle ruote in modo che possiate stare in equilibrio, un equilibrio che sarebbe impossibile senza queste rilevazioni. Ma all’inizio bisogna capire come funziona, il corpo deve perdere le sicurezze della stabilità acquisite in una vita e impararle di nuovo.
Ma, come detto, servono una decina di minuti, meglio se con un amico che vi aiuti, poi tutto diventa semplice e, davvero, terribilmente divertente.
Una camminata (molto) veloce
Una volta in pista viaggiare su un Hoverboard è come camminare, le istruzioni per andare avanti, indietro, a destra e sinistra sono impartite al mezzo tramite i movimenti del corpo, leggeri sbilanciamenti che i motori (uno per pedale) correggano avanzando o tornando indietro. Qualche aiuto arriva anche dai movimenti dei piedi, ma è tutto naturale.
Chi scrive queste righe è un entusiasta che ha provato e imparato da solo, con un amico (immortalato nelle foto): senza nessuna esperienza e pure un po’ di paura di sfracellarsi al suolo (cosa che non è mai avvenuta) dopo una decina di minuti eravamo del tutto indipendenti nei movimenti e dopo altri dieci si sfrecciava nel cortile di casa tra ostacoli e curiosi.
Il DOC Hoverboard è abbastanza pesante (circa 10 Kg), la batteria interna garantisce a piena carica circa due ore di autonomia, che possono variare anche in base agli sforzi profusi: le condizioni migliori arrivano quando l’Hoverboard viaggia su di una superficie liscia (ma va bene anche una strada asfaltata) e non inclinata, ma dopo un po’ si è in grado anche di affrontare qualche dosso, salita o discesa, a patto che siano leggere.
La velocità dichiarata, di 10 Km/h, è molto alta per una persona in, diciamocelo, equilibrio precario, ma non è necessario andare alla massima velocità. Ad un andamento di crociera si viaggia a più del doppio di una camminata sostenuta, il che rende l’Hoverboard ideale per piccoli spostamenti all’interno di aree locali, a patto che esistano superfici adatte e nessun scalino.
Tutt’oro quello che luccica?
Le lodi che abbiamo sin qui elargito all’Hoverboard sono sincere, ma non vogliamo nascondere sotto il tappeto anche qualche problemuccio, di varia natura.
Prima di tutto l’Hoverboard è veloce, ma non così veloce da soppiantare biciclette o motorini, se la può vedere con skate elettrici o simili, non di più. L’autonomia di 2 ore, che si traduce nominalmente in 20 KM ma sarebbero meno, in realtà, sono molti ma non moltissimi e forse la possibilità di inserire una batteria estraibile avrebbe aiutato.
Non aiutano nemmeno dossi, marciapiedi o scalini, per i quali è necessario scendere, prendere l’Hoveboard in mano e rimetterlo in pista subito dopo. Per lo stesso motivo il DOC Hoverboard è veloce, ma spesso pure troppo: non è possibile frenare all’improvviso, solamente rallentare, per cui se andate su strada, sempre occhi bene aperti e niente cuffie.
Senza contare che ci mette anche la legge italiana, per la quale questa categoria di mezzi di trasporto non esiste: non potete quindi teoricamente andare per la strada, ne per i marciapiedi e neppure, volendo essere fiscali, nelle piste ciclabili. Noi l’abbiamo fatto (contromano, in modo da vedere le macchine che arrivano nel mentre che loro vedevano noi, anche grazie ai fanali anteriori) ma serve un po’ di attenzione, e la speranza che la legge italiana, tra i miliardi di problemi che ha dimostrato negli ultimi anni, trovi il tempo di regolarizzare questa situazione laddove altri stati l’hanno già fatto.
Andate e divertitevi
Alla resa dei conti l’Hoverboard di Nilox è un oggetto davvero interessante: nonostante i primi dieci minuti nei quali ci si confronta con il proprio equilibrio, dopo poco il piccolo diventa naturale come una bicicletta. Non siamo ancora allo skate che vola di Marty McFly ma siamo sulla buona strada, e viaggiare su un Hoverboard anche per pochi metri, da soli, è una esperienza che merita.
Il costo è importante, dato che non si tratta di un mezzo ancora efficente al 100%, ma per chi è interessato può essere una spesa che garantisce divertimento a profusione.
Nel mentre, i lettori possono provare Il DOC Hoverboard di Nilox approfittando degli eventi della ColorRun, dove Nilox è sponsor, che ha ancora due date, il 6 Agosto a Rimini e il 3 Settembre a Milano.
Nilox Doc Hoverboard può essere acquistato partendo dal sito ufficiale Nilox, ma i lettori lo possono trovare anche in offerta direttamente dalle pagine di Amazon. E’ possibile reperirlo anche presso diversi Apple Premium Reseller.
[usrlist Design:4 Facilità-d’uso:4 Prestazioni:4 Qualità/Prezzo:4]
Pro:
- Divertente
- Molto interessante dal punto di vista dell’utilizzo dei sensori
Contro:
- Ancora non abilitato per la legge italiana
- Non è adatto a tutti i terreni
Prezzo: 449,99 Euro (normale) o 499,99 Euro (plus, con diffusore Bluetooth)