Il mercato fotografico delle fotocamere compatte è in evidente crisi, una crisi che Nikon decide di non nascondere e di affrontare apertamente: l’azienda nipponica ha visto un calo del 28 dei profitti per aprile-maggio 2013 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un declino non da sottovalutare per un’azienda il cui ultimo anno fiscale ha visto circa il 84% delle proprie entrate generate dal sempre più claudicante segmento delle compatte, le Coolpix che per anni hanno spopolato sugli scaffali dei negozi e nelle tasche del pubblico.
Oggi sono gli smartphone a dominare lo stesso segmento, spesso (ma non sempre) perfetti sostituti delle punta e scatta, tendenza che il presidente di Nikon Makoto Kimura non vuole sottovalutare: “Abbiamo incentrato le nostre idee attorno al segmento delle fotocamere – dice Kimura commentando il sempre crescente fenomeno della fotografia on-the-go – ma possiamo cambiare il nostro per offrire prodotti a quel mercato più esteso”.
Sembra infatti paradossale che oggi, periodo di massima fioritura e diffusione della fotografia digitale grazie soprattutto ai social network e alla condivisione immediata, siano proprio le fotocamere, strumenti principi per l’attività, ad attraversare una crisi destinata a perdurare per i prossimi anni. Tale è stato l’impatto degli smartphone su un mercato che oggi deve fare i conti con il futuro.
Kimura si è già messo all’opera e Nikon potrebbe annunciare “un prodotto che cambierà il concetto di fotocamera e potrebbe essere un prodotto di consumo ma non una fotocamera”. Non è ben chiaro a cosa possa riferirsi Kimura; più chiaro invece il piano di rilascio: entro circa 5 anni, un lasso di tempo che a ben vedere sembra alquanto eccessivo in un mercato in rapida evoluzione come quello tecnologico.
Potrebbe trattarsi di uno smartphone: Nikon è stata la prima azienda a proporre sul mercato una fotocamera dotata di OS Android, che per la verità ha avuto poco successo commerciale. Altre voci di corridoio ipotizzano che il prossimo Nexus di Google possa essere equipaggiato con una fotocamera Nikon, ma al momento mancano conferme a tali indiscrezioni.
A parte alcuni esperimenti poco apprezzati dagli osservatori del settore (come la serie Nikon 1), fino ad oggi l’azienda ha solo timidamente tentato di allontanarsi dai paradigmi commerciali che hanno assicurato al brand una posizione di relativa tranquillità sul mercato, proseguendo gli investimenti nel segmento delle DSLR senza prestare particolarmente attenzione alle “mirrorless”, da molti considerato il vero sbocco futuro del mercato di fotografico di massa. Sarà dunque interessante osservare gli sviluppi futuri e le prossime scelte dell’azienda.