La censura di Apple per il suo App Store ha colpito nuovamente: questa volta l’applicazione cui è toccato essere rifiutata per due volte è stata quella di South Park, il controverso show animato spesso al centro di polemiche negli USA per la schiettezza dei temi e i modi poco “politically correct” nel trattarli.
L’applicazione avrebbe consentito di visualizzare su iPhone i clip tratti dal sito ufficiale http://www.southparkstudios.com ; Apple ha però respinto la richiesta di approvazione in quanto i contenuti di South Parlk sarebbero “politicamente offensivi” per il pubblico.
Curioso che Apple prosegua la sua campagna di censura in maniera, apparentemente, poco coerente, censurando South Park su iPhone ma continuando a venderne gli episodi su iTunes, impedendo l’approvazione di applicazioni come la suddetta ma ammettendo (seppure dopo un’esclusione iniziale) numerosi programmi che hanno quale unico scopo quello di generare immaginifici suoni… fisiologici.
Come alcuni osservatori insinuano, forse l’applicazione di South Park avrebbe “offeso” Apple nel senso che avrebbe anticipato una della feature che la Mela parrebbe prepararsi a rilasciare, cioè lo streaming online via iTunes.
Vedremo se la cortina di ferro attorno ai South aArk Studios si manterrà impenetrabile anche in futuro.