Se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio, ora c’è la conferma defintiva: Flash per i dispositivi mobile è morto. Se non bastasse l’annuncio specifico di Adobe di qualche mese addietro, il chiodo, l’ultim, dopo il no di Apple e la stessa marcia indietro dello sviluppatore, chiodo sulla bara della tecnologia multimediale in versione cellulare l’ho messo Google: il nuovo Chrome per cellulari Android non supporta questa tecnologia.
Google, insomma, è arrivata alla stessa conclusione alla quale era arrivata Apple tempo prima: molto semplicemente Flash non è una tecnologia adatta ai dispositivi touch. Smartphone e tablet, non solo utilizzano sistemi touch che rendono complicato gestire l’interfaccia del player, ma si differenziano anche per le dimensioni degli schermi, risoluzioni, l’uso di connessioni internet più lente: fattori che influenzano e rendono inadatta la conversione diretta, senza ottimizzazioni specifiche, di animazioni e tecnologie Flash. Un problema reso ancora più evidente dalla frammentazione della piattaforma Android.
Mike Chambers, product manager per le relazioni con gli sviluppatori della piattaforma Flash, in un post sul suo blog a novembre dello scorso anno aveva schiettamente affermato che far funzionare seriamente Flash sui dispositivi mobile avrebbe richiesto la collaborazione degli sviluppatori dei vari OS, dei vendor dei dispositivi e l’interesse degli sviluppatori a creare app compatibili con sistemi operativi diversi, schermi di varie dimensioni, risoluzioni. Una serie di problematiche “insostenibili” concludeva Chambers nel suo post.
[A cura di Mauro Notarianni]