La battaglia legale tra Epic Games e Apple sarà determinata dal tribunale. Non ci sarà quindi la voce del popolo, attraverso una regolare giuria, a dire la propria sulla causa che vede scontrare i due colossi tech su una delle questioni più chiacchierate del momento: il ban di Fortnite dall’App Store, causato – dice il giudice Rogers – dalla stessa Epic Games che ha deliberatamente aggirato le linee guida del negozio per dirottare i pagamenti nelle proprie tasche senza lasciare ad Apple la commissione prevista.
Giusto ieri il giudice aveva proposto l’eventualità di comporre una giuria di persone comuni per poter giudicare quanto accaduto, anche perché in ballo ci sono le leggi antitrust nonché la privacy e la sicurezza degli account. Si era appellato al fatto che c’è da capire cosa ne pensano le persone «D’altronde questi problemi riguardano loro». L’ultima parola spettava comunque agli avvocati delle due parti, che avevano poche ore di tempo per decidere sul da farsi.
A quanto pare su una cosa Apple ed Epic Games sono quindi d’accordo. La causa – come si legge nei documenti di entrambe le parti, depositati al tribunale della California del Nord – sarà gestita dalla Corte con un processo in aula anziché davanti ad una giuria «Apple ritira la propria richiesta di un processo con giuria ai sensi del Federal Rule of Civil Procedure 38 (d). Le parti chiedono rispettosamente che il caso proceda in tribunale secondo un calendario stabilito dalla Corte».
Ricordiamo che questa battaglia legale è cominciata pubblicamente il 13 agosto, quando Epic Games ha aggiornato l’app di Fortnite dirottando i pagamenti all’interno del proprio negozio eludendo così la commissione prevista dall’App Store. Apple in risposta a questa azione ha immediatamente rimosso il gioco dal negozio chiedendo di riallineare l’app alle linee guida previste. Da qui il rifiuto e l’avvio di una causa legale che, come dicevamo, riprenderà a luglio 2021.