Il vaporizzatore che Apple ha brevettato (ne abbiamo parlato qui) non ha nulla a che fare con la sublimazione di sostanze quali nicotina e cannabis e con il mondo del vaping, come aveva ipotizzato e lasciato intendere CNN, ma – spiega il sito MacRumors – riguarda la produzione dei semiconduttori e in particolare un procedimento sfruttato per la creazione dei chip. Nel brevetto è descritto un contenitore utilizzabile per vaporizzare o sublimare una sostanza che nel caso di Apple permetterebbe di distribuire sostanze a un substrato durante la deposizione o procedimento d’incisione.
Tetsuya Ishikawa, l’inventore citato nel brevetto, è un senior manager di Apple che lavora nel campo delle nanotecnologie; sul suo profilo LinkedIn sono citate sue competenze e la registrazione di brevetti nella fabbricazione dei semiconduttori. Dunque, almeno per il momento, non è previsto un dispositivo di Apple per la vaporizzazione di erbe, di qualunque tipo, e altri concentrati. La cosa deluderà, magari qualcuno che sognava che la “controcultura” della Mela fosse tornata, e che il prossimo dispositivo fosse qualche cosa tipo iLegalize, ma che l’azienda di tecnologia, e non solo, più importante al mondo lavorasse su un vaporizzatore sembrava davvero troppo.