Ricercatori di Singapore hanno sviluppato una tecnologia indossabile che elimina per alcuni esami la necessità di raccogliere campioni di fluidi biologici ed è in grado di individuare in anticipo condizioni mediche quali l’infarto.
Secondo quanto riferiscono i ricercatori, il sensore elastico basato su idrogel è in grado di tracciare biomarcatori dell’utente – sostanze chimiche che si trovano nel plasma e altri fluidi corporei – incluso colesterolo e la concentrazione di lattato (o acido lattico, un composto tossico per le cellule il cui accumulo si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare).
Il progetto è guidato da ricercatori della National University of Singapore (NUS), dalla Agency for Science, Technology and Research (A*STAR) e dall’Institute of Materials Research and Engineering.
L’indossabile (qui i dettagli) offre un modo non invasivo per facilitare il monitoraggio continuo, in tempo reale, permettendo di diagnosticare precocemente malattie cardiovascolari e ictus. Il sistema consente di superare limiti di altri metodi che attualmente richiedono il ricorso a campioni di sangue, urina e sudore. È anche possibile monitorare il livello di lattato nel sangue di atleti e segnali di stanchezza e ipossia tissutale che influiscono sulle performance.
Biosensore elettrochimici come questi in futuro potrebbero permettere di sostituire i test con pungidito per i diabetici e per test di tolleranza al glucosio permettendo di ottenere dettagli sulla curva glicemica in gravidanza senza bisogno di prelievi ematici multipli per l’interpretazione dei risultati.
I ricercatori hanno fatto sapere che stanno lavorando per migliorare le performance, aumentando la sensibilità e per integrare il supporto al riconoscimento di altri biomarcatori. Stanno intanto lavorando con alcuni ospedali per convalide cliniche supplementari, permettendo ad alcuni pazienti di testare la tecnologia, in particolare il monitoraggio costante della glicemia.