Mentre in rete rimbalzano rumors contraddittori sulla presenza o meno della tecnologia NFC in iPhone 5, dagli USA l’ultima indiscrezione rivela un innovativo sistema di remote computing allo studio presso il Campus di Apple. Basterà avvicinare iPhone con NFC ad un Mac, anche questo dotato di NFC, per trasformare qualsiasi computer della Mela nel nostro computer personale. Dopo il riconoscimento via Near Field Communication il Mac ospite scarica dallo smartphone la nostra rubrica, i preferiti, le nostre password e così via. Nel sistema escogitato da Apple ha un ruolo anche il recente Mac App Store: grazie all’accoppiamento iPhone e Mac via NFC, l’utente si troverà davanti non solo la propria scrivania e i propri file e preferenze, ma anche tutte le icone delle app acquistate su Mac App Store. Per abbreviare i tempi di attesa il sistema non scarica sul Mac ospite tutte le nostre app ma solamente le icone. Quando l’utente clicca sopra all’icona di un software questo viene effettivamente scaricato ed eseguito.
L’indiscrezione è riportata dal sito Cult of Mac a firma di Leander Kahney profondo conoscitore delle cose della Mela, autore del famoso libro omonimo Il culto del Mac, Inside Steve’s Brain e altri volumi dedicati all’universo Apple. Secondo la fonte riportata da Cult of Mac gli ingegneri Apple sarebbero al alvoro su diversi prototipi di iPhone con NFC integrato, in ogni caso l’informatore misterioso non ha idea se Cupertino ha in programma il lancio effettivo di questa tecnologia già con iPhone 5 oppure se il portafoglio digitale e il remote computing saranno disponibili solo in una versione successiva dello smartphone.
Oltre ai test sull’hardware quindi Apple sembra al lavoro per sfruttare la tecnologia NFC per soluzioni che esulano i soli pagamenti e borsellini digitali, i due campi d’applicazione più discussi e attesi dal mondo IT e non solo. L’idea di sfruttare la facilità d’uso e il riconoscimento sicuro e certificato tramite NFC per offrire nuove funzioni utili per l’utente sembra proprio una soluzione in linea con l’approccio originale e la filosofia che da sempre contraddistinguono Apple. Tra gli altri dettagli che emergono dal rumor ricordiamo lo studio per il salvataggio dei dati: quando l’utente ha lavorato sulla macchina ospite, con tutte le comodità, le impostazioni e le funzioni del proprio Mac di casa o dell’ufficio, i file e i dati creati saranno conservati sui server di Apple, in questo modo il lavoro effettuato sarà pronto ad attenderci sul nostro vero Mac una volta rientrati a casa o al lavoro. Per quanto riguarda invece i nostri dati, le impostazioni e anche le app utilizzate sul computer ospite, tutte queste informazioni vengono automaticamente cancellate quando ci allontaniamo dal Mac ospite allontanando con noi anche iPhone, in definitiva interropendo il collegamento NFC.
Lo scenario rappresentato da questo rumor risulta decisamente intrigante, occorre solo prestare un poco di attenzione. Anche se l’informatore di Cult of Mac ha visto bene, i prototipi e le soluzioni innovative allo studio nel Campus di Cupertino non sempre si trasformano in prodotti finali disponibili in commercio.