Il Nexus Q è sicuramente l’outsider di quest’ultimo Google I/O, ma l’annuncio del dispositivo porta con sé differenti significati, più o meno simbolici. Si tratta del primo dispositivo commerciale interamente Google, prodotto e distribuito con il solo marchio Google; un gadget quindi che rappresenta il debutto della grande G come produttore e che ci fa capire che Google è oggi pronta a spiccare il balzo contando sulle sue sole forze.
Presto arriverà anche un vero Google-phone e un vero Google-tablet? Difficile a da prevedere: diversamente da uno smartphone o un tablet, il Nexus Q non mette i bastoni fra le ruote a nessuno dei partner di Mountain View, ma la sua esistenza è paragonabile al vagito di un neonato pronto a crescere e fare in futuro la voce grossa.
Non da meno il Nexus Q è un dispositivo prodotto e progettato negli Stati Uniti. Una scelta radicale, una vera scelta di campo per Google, in un mercato in cui i bassi costi e le numerose risorse lavoro disponibili in oriente rendono la delocalizzazione economicamente conveniente per la maggior parte delle aziende.
Delocalizzazione spesso foriera di critiche più o meno feroci dalla prospettiva etica, che vede lo sfruttamento della forza lavoro orientale come il principale effetto della corsa al prezzo più basso. Critiche giusto ultimamente rivolte alla stessa Apple, che ha più volte affermato l’impossibilità di riportare in USA il lavoro ormai trasferitosi in Cina.
Google invece ci prova rilasciando un prodotto interamente assemblato in USA e i componenti sono per la maggior parte realizzati negli Stati Uniti, almeno nei limiti del possibile. Lo fa con un prodotto che probabilmente non venderà molto, resterà un prodotto di nicchia e difficilmente avrà lo stesso successo commerciale di iPhone ad esempio, la cui richiesta produttiva necessita di una forza lavoro difficilmente reperibile negli USA. L’esempio però è più importante del risultato in termine di vendite in un contesto dove da più parti negli States monta la voglia di rilanciare il Made in USA, per ragioni patriottiche e di impiego.
Il Nexus Q ha un costo di 299 dollari, 200 dollari in più rispetto alla Apple TV, che svolge funzioni non identiche ma similari. Un costo superiore dovuto in parte proprio alla scelta di produrre il dispositivo in patria, per poter incidere quella scritta “Designed and Manufactured in USA”, che per qualcuno potrebbe valere la differenza di prezzo.
Fonte: New York Times
