Il Nexus 6 avrebbe dovuto avere un lettore di impronte digitali, ma Google si è trovata in difficoltà e ha dovuto rinunciare all’idea. La conferma di quello che nel mese di luglio era soltanto un rumor – poi non verificatosi – si legge nella documentazione condivisa da ArsTechnica, dove si parla chiaramente della rimozione di tale componente all’ultimo minuto.
La decisione di abbandonare l’integrazione di un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali su tale smartphone con display da 6 pollici – nome in codice Shamu – e rinunciare così ad entrare in competizione diretta con iPhone 5S è stata presa circa un mese dopo, nelle ultime settimane di agosto. Validity Sensors, un’azienda acquisita l’anno precedente da Synaptics, si sarebbe dovuta occupare della fornitura di tale sensore che, in base a quanto si apprende, funziona allo stesso modo di quello integrato su Galaxy S5: la lettura dell’impronta avviene attraverso una strisciata sul sensore che però è meno affidabile del Touch ID di Apple in quanto dev’essere effettuata alla giusta velocità.
Tale differenza di lettura è confermata da alcune stringhe di codice condivise nella documentazione (FINGERPRINT_ACQUIRED_TOO_SLOW): non è chiaro se è stato questo il motivo principale che ha inciso sulla decisione di Google di abbandonare il progetto di integrazione di tale componente, mentre è invece più evidente che l’intenzione della società era quella di sfruttare la tecnologia ad esso abbinata come metodo principale di autenticazione per diversi servizi e piattaforme, compresi quelli dedicati ai pagamenti ed anticipando così le mosse di Apple rese note a settembre con l’annuncio di Apple Pay. Lo chiariscono i documenti dove si fa cenno ad un’API ufficiale che doveva far parte di Android 5.0 Lollipop, che invece attualmente ne è sprovvisto.
Questo fallimento mette ancora più in risalto il valore dell’acquisizione di AuthenTec (avvenuta nel 2012) da parte di Apple, azienda che sappiamo essere dietro allo sviluppo del Touch ID che oggi troviamo su iPhone 5S, iPhone 6 e iPhone 6 Plus nonché iPad Air 2 e iPad mini 3. Ad ogni modo Google ci riproverà senz’altro con la futura versione del Nexus, che dovrebbe probabilmente arrivare sul mercato entro la fine del prossimo anno.