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Neuralink ha installato il chip cerebrale nel secondo paziente

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Neuralink ha impiantato il suo chip cerebrale su un secondo paziente nell’ambito delle prime sperimentazioni su esseri umani. Sebbene il primo tentativo abbia prestato il fianco ad alcune problematiche, la società è riuscita a correggere il tiro e a fare bis con un nuovo paziente. L’annuncio dell’operazione è arrivato direttamente da Elon Musk durante un’intervista con il podcaster Lex Fridman sabato scorso.

Come evidenziato da Reuters, la società non ha specificato la data dell’intervento, né l’identità del paziente, con Musk che ha dichiarato che 400 degli elettrodi sul cervello del secondo paziente stanno al momento funzionando, su un totale di 1.024 impiantati. Lo stesso si è poi lasciato andare a dichiarazioni positive, al netto di una normale scaramanzia:

Non voglio portare sfortuna, ma sembra che tutto sia andato estremamente bene. Ci sono molti segnali e tanti elettrodi. Funziona molto bene

Neuralink mi ha cambiato la vita, il video del primo paziente
Fotogramma da video Neuralink pubblicato su X

Ricordiamo che l’impianto consente ai pazienti con lesioni al midollo spinale di tornare ad effettuare azioni altrimenti impossibili, come ad esempio giocare ai videogiochi, navigare su internet e controllare dispositivi elettronici utilizzando solo il pensiero. A maggio scorso Neuralink aveva annunciato di essere “alla ricerca del secondo partecipante” per la sperimentazione, dopo aver ottenuto l’approvazione della FDA.

Il primo paziente a ricevere l’impianto Neuralink, Nolan Arbaugh, ha dichiarato che l’operazione gli ha cambiato la vita. In un filmato diffuso nei mesi scorsi, il primo paziente 29enne Nolan Arbaugh chiacchierava con un ingegnere Neuralink, mostrando agli spettatori che non solo stava bene dopo l’intervento, ma che era già in grado di controllare il puntatore del mouse e il suo Mac con il pensiero.

Elon Musk annuncia primo impianto cerebrale Neuralink su un umano
Immagine di Neuralink

Ricordiamo, però, che a distanza di alcune settimane dall’intervento sono sorti alcuni problemi, con il distacco di alcuni elettrodi dal cervello. Allora Neuralink aveva dichiarato che il problema era stato parzialmente risolto, modificando l’algoritmo per rendere gli impianti più sensibili, informando anche la FDA che, in una eventuale seconda procedura, avrebbe inserito i fili dell’impianto più in profondità, proprio per evitare che si ritraggano, proprio come accaduto nel primo caso di Arbaugh.

Nonostante questi problemi, l’azienda ha dichiarato di aver ricevuto oltre 1.000 candidature per la seconda fase delle prove chirurgiche, mentre Musk ha affermato che la società prevede di impiantare i suoi chip fino a otto altri pazienti già entro la fine del 2024.

Ulteriori dettagli sull’impianto di Neuralink in questo articolo; Elon Musk ha già anticipato il prossimo progetto Neuralink Blindsight per recuperare e/o ripristinare la vista. Tutte le notizie che parlano di Elon Musk sono disponibili nella sezione dedicata di macitynet, invece per gli articoli su Tesla si parte da qui.

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