Netflix perde abbonati per la prima volta in più di un decennio. A riferirlo è l’azienda stessa annunciando i dati del primo trimestre fiscale 2022, evidenziando una emorragia di 200.000 clienti e stimando un’ulteriore contrazione nel secondo trimestre.
La società operante nella distribuzione via Internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento, aveva previsto l’aggiunta di 2,5 milioni di abbonati per il primo trimetre fiscale del 2022 ma non è riuscita a raggiungere il target stabilito. La sospensione dei propri servizi in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina è costata 700.000 abbonati, e senza tale perdita sarebbe arrivata a 500.000 nuovi utenti paganti a livello mondiale, numero molto al di sotto delle sue proiezioni.
Netflix ha perso utenti in tre delle sue quattro regioni, di cui oltre 600.000 negli Stati Uniti e in Canada e 300.000 clienti in Europa, Medio Oriente e Africa. A detta dell’azienda il calo era previsto per via dell’aumento dei prezzi e l’esaurirsi dell’effetto pandemia, che ha portato tante persone costrette in casa ad abbonarsi
Unica eccezione è l’Asia dove è stato registrato un incremento di oltre 1 milione di clienti.
Per quanto riguarda i conti, i ricavi del trimestre in questione sono cresciuti del 10% a 7,87 miliardi di dollari, al di sotto delle previsioni degli analisti di Wall Street che si aspettavano 7,93 miliardi. L’utile è calato a 1,6 miliardi dagli 1,71 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso (qui i dettagli).
Netflix è ad ogni modo avanti rispetto ai principali competitor all’infuori degli USA ed è sempre il più grande servizio di streaming al mondo nonostante la concorrenza di Amazon Prime, Disney+ e altre piattaforme minori.
L’azienda ritiene che vi siano possibilità di uscire dall’attuale situazione attirando nuovi utenti con programmi e limitando la condivisione degli account, quest’ultimo un elemento che “sta creando venti contrari alla crescita dei ricavi”.
Tutti gli aggiornamenti sulle piattaforme dello streaming tv si trovano invece nelle pagine dedicate ad Amazon Prime Video, Netflix, Apple TV+ e Disney+.