Il momento sta arrivando: la prossima fase della repressione di account e password condivisi di Netflix è alle porte: la società ha annunciato durante la sua ultima conferenza trimestrale sugli utili che addebiterà ai clienti un canone mensile aggiuntivo a chi condivide le proprie credenziali di accesso. Il tutto a partire dall’inizio del 2023.
Questa mossa è un’espansione di un programma pilota attualmente in esecuzione in America Latina che addebita costi aggiuntivi per i sottoaccount con “utente extra”, ossia chi si collega all’account Netflix senza esserne membro della famiglia.
La notizia arriva mentre Netflix tenta di tornare in crescita, così da tenere a bada gli investitori dopo aver confermato di aver perso abbonati all’inizio dell’anno. Con l’aiuto della serie su Jeffrey Dahmer, oltre che grazie alla quarta stagione di Stranger Things, l’azienda è stata in grado di aggiungere più di 2,4 milioni di abbonati nel suo terzo trimestre.
Netflix non ha ancora annunciato i prezzi extra per la condivisione account, anche se dovrebbero seguire lo schema “un quarto della tariffa di base” applicata con il programma pilota. Una stima più sostenuta indica un prezzo leggermente inferiore rispetto al nuvoo abbonamento economico con pubblicità, per allettare gli utenti che finora hanno condiviso la password dell’account di un altro utente.
Si stima che 222 milioni di famiglie paganti condividano account e password con altri 100 milioni di famiglie che Netflix vuole monetizzare. Per le persone che vogliono evitare tali commissioni, Netflix ha presentato uno strumento di migrazione dell’account che trasferirà i dati del sottoaccount di un utente (visualizzazione della cronologia, raccomandazioni e simili) al loro nuovo abbonamento indipendente.
A novembre il colosso dello streaming ha introdotto un livello meno costoso e supportato dalla pubblicità che costa 5,49 euro al mese disponibile in una dozzina di paesi, Italia compresa.
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