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Apple cozza contro gli editori per il Netflix delle notizie e dei giornali in abbonamento

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Da anni circolano indizi sul piano di Cupertino di ampliare e potenziare Apple News, per il momento attivo solo in un numero limitato di nazioni, per trasformarlo in un completo servizio in abbonamento, una sorta di Netflix delle notizie, giornali e riviste: secondo gli ultimi report sarebbero emersi problemi nelle trattative in corso tra Apple e gli editori statunitensi.

Finora per Apple News Cupertino sembra impiegare un modello stile App Store: per il primo anno gli editori ottengono il 70% del fatturato generato dagli abbonamenti ed Apple il 30%, successivamente la quota di Cupertino scende al 15%.

Il problema che trapela dalle trattative in corso tra Apple e gli editori sembra ruotare intorno alle richieste più elevate da parte della multinazionale: metà del fatturato ad Apple, mentre l’altra metà verrebbe suddivisa tra i vari editori partecipanti in base alla quantità di tempo che gli utenti dedicano a ciascun articolo.
Apple News curata da uomini, così supera in qualità tutti gli altriSia il New York Times che il Washington Post, due delle principali testate USA citate nei report, non avrebbero ancora trovato un accordo con Apple sulla base delle preoccupazioni per un possibile calo dei lettori e degli utenti già abbonati ai rispettivi servizi già proposti da tempo. Lo steso Wall Street Journal che riferisce delle trattative in corso tra Apple e gli editori per il Netflix delle notizie, giornali e riviste indica di non aver ancora trovato un accordo ma le discussioni vengono definite come produttive.

Come è già successo più volte in passato l’ingresso di Apple in un nuovo settore genera spesso attriti: è successo con iTunes e iPod nella musica, con iPhone nella telefonia e negli smartphone, con App Store per la distribuzione del software, con film e contenuti per Apple TV, con Apple Pay nel settore dei pagamenti mobile e altri settori ancora. In quasi tutti questi casi l’ingresso quasi in sordina di Cupertino si è poi trasformato in una rivoluzione di mercato, nelle abitudini degli utenti e anche in una rivoluzione culturale.

Difficile prevedere se questo avverrà anche per l’atteso abbonamento stile Netflix delle notizie, giornali e riviste per cui si vocifera un costo mensile intorno ai 10 dollari. Servizio che potrebbe essere proposto come separato per notizie da una parte e giornali e riviste dall’altro, oppure tutto in uno.

Ancora potrebbe essere un abbonamento a sé stante, oppure proposto anche in bundle con altri servizi della Mela, come per esempio un maggiore spazio su iCloud, in abbinamento al servizio TV in streaming Apple anche questo atteso a breve, o insieme a un abbonamento per i giochi e altro ancora.

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